Cercivento: prosegue il cammino del progetto “una Bibbia a cielo aperto”

 

Avanza a piccoli, ma concreti passi, il progetto ‘Cercivento: una Bibbia a cielo aperto’. Completato il primo percorso con i grandi mosaici, visibili nel piazzale della pieve, raffiguranti i dieci momenti fondamentali della Storia della Salvezza realizzati dalla Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo su bozzetti dell’affermato iconografo Paolo Orlando la comunità è al lavoro su altri tasselli della singolare proposta.

La scelta della tipologia delle opere, che nel tempo andranno ad arredare ed arricchire alcune case delle vie del paese, volge lo sguardo alla storia ed al nutrito patrimonio architettonico ancora conservato nella piccola comunità. E dal passato è emerso che a Cercivento di Sopra in un’antica casa carnica, datata 1577, fino al 1882 esisteva una fabbrica di ceramiche che aveva iniziato la sua attività nel 1750.

L’argilla veniva raccolta in località Gjai di Mieç (nella Place dai Papavars) oltre il torrente Gladegna. Appena varcata la soglia del portico, sulla sinistra, l’edificio era adibito a laboratorio e fornace; le due vasche di decantazione in cui l’argilla veniva depurata dalle impurità oggi sono occupate dall’orto. La fabbrica dei ‘Citârs’ produceva: vasi per ogni necessità, acquasantiere, cornici, coppi e tegole; il mercato varcava i confini del paese.

Alcune opere si possono ancora oggi ammirare nella facciata esterna: il gruppo di statue che rappresentano San Giovanni, lo Spirito Santo con due angeli, il Cristo Crocefisso e la Madonna.Nella facciata che dà sul cortile interno ancora un lacerto con il Cristo Crocefisso e le due Marie.

Da qui la scelta di riproporre, a pochi passi dai ‘Citârs’ in Vie da Visinie tra le antiche case, la stupenda opera di Michelangelo il ‘Giudizio Universale’; la fotografia ad altissima risoluzione dell’opera originale inviata direttamente, con le autorizzazioni del caso, dai Musei Vaticani è stata opportunamente trasferita con una particolare tecnica su un grande mosaico (5,10 x 5,70 m) formato da piastrelle in ceramica e collocato sulla parete di una abitazione.

Dal 17 luglio p.v. chi non potrà recarsi a Roma, per ammirare la fatica di Michelangelo, potrà farlo, nelle dovute proporzioni, a Cercivento; per lo scoprimento, la comunità propone, a partire dalle 20.30, un interessante incontro durante il quale si alternanno don Alessio Geretti (il Giudizio Universale svelato nei suoi particolari), l’attore Stefano Rizzardi che reciterà alcuni canti tratti dalla Divina Commedia di Dante e gli intermezzi musicali del quartetto d’archi formato da: Alessandra Commisso viola, Francesca Commisso violino, Antonino Puliafito violoncello, Gloria Tubaro violino.

Non mancherà, a fare gli onori di casa, con le antiche melodie dei canti patriarchini l’Onoranda Compagnia dei Cantori della Pieve di San Martino.

A conclusione, prima di un momento conviviale sotto gli archi della secentesca Casa Tiridin, il saluto delle autorità: parroco, sindaco, Presidente della Fondazione Crup di Udine, Presidente della Provincia di Udine e Vice Presidente della Giunta Regionale.

In caso di maltempo dopo lo scoprimento e la benedizione in Vie da Visinie, le parti successive del programma si svolgeranno nella pieve di San Martino.

 

Info: Don Harry Della Pietra 0433-778005