di Elisa Michellut
A pochi giorni dal Natale nella Bassa friulana aumentano le famiglie costrette a rivolgersi alla parrocchia e alla Caritas per arrivare alla fine del mese e c’è anche chi chiede aiuto per comperare qualche regalo ai bimbi o addirittura per organizzare la cena della Vigilia. Tra le persone in difficoltà ci sono stranieri ma anche tanti residenti a Cervignano e nei paesi limitrofi. «Nei giorni scorsi – spiega il parroco di Cervignano, Don Dario Franco – alcune persone si sono rivolte alla parrocchia per chiederci qualche soldo per poter fare i regali ai figli e per organizzare una piccola cena per la Vigilia assieme ai parenti. E’ la prima volta che succede. Purtroppo dobbiamo riservare i pochi fondi che abbiamo per le necessità». Gli operatori della Caritas cervignanese parlano di una situazione particolarmente difficile. «La famiglie che chiedono aiuto – spiegano – sono in continuo aumento. Con i fondi a disposizione la Caritas non può fronteggiare tutte le richieste che riceviamo settimanalmente anche perché le persone che ci danno concretamente una mano e che ringraziamo sono sempre le stesse. Da una parte dunque gli aiuti non aumentano e dall’altra cresce la richiesta». Per quanto concerne le derrate alimentari, ad oggi, sono stati già distribuiti oltre 180 quintali. «A mio avviso – dice Anna Buffin della Caritas – il fatto che in questi giorni siano aumentate ancora le richieste di aiuto non ha a che fare soltanto con le festività natalizie. Purtroppo, secondo me, è un altro segnale della crisi che avanza». Dopo il mercatino dell’usato, grazie al quale, nei giorni scorsi, sono stati raccolti 6 mila euro che saranno devoluti alla parrocchia, fino al 26 dicembre c’è Caldo Natale, iniziativa realizzata con la collaborazione della Caritas, del Masci e dell’Agesci, permetterà di raccogliere fondi e generi alimentari per chi ha bisogno di aiuto.