Class action, ne vogliamo parlare?

E vai, l’hanno insabbiata un’altra volta. Parlo della “class action”, ossia l’ennesimo rinvio della discussione su una legge che consenta ai consumatori di promuovere una causa collettiva contro le aziende truffatrici per ottenere un risarcimento. L’esempio più clamoroso resta quello della Parmalat: ben altro peso avrebbe nel processo l’azione collettiva delle centinaia di miglia di risparmiatori danneggiati dall’imbroglio di Tanzi e soci.

Ci sono ben sette disegni di legge in Parlamento: il primo tentativo risale a sei anni fa, l’ultimo in ordine di tempo al luglio 2006, con un testo del ministro Bersani. Mercoledì 31 ottobre il colpo di grazia: bocciato il tentativo di inserire la class action con un emendamento nella legge finanziaria. Le lobbies economiche sono entrate in azione ancora una volta e la loro pressione è tale che il cittadino ne resta schiacciato. Con tanti saluti ai bei discorsi dei politici d’ogni colore sul ruolo centrale che nella nostra democrazia dovrebbe avere il consumatore.

Una risposta a “Class action, ne vogliamo parlare?”

  1. Ciao Aldo,

    ho scritto un post su questo argomento nel mio blog. Sarei molto felice di sapere quale é la tua opinione a riguardo.

    Ciao da blogalizacion.

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