Comun di Udin sparagnin :-)

Cosa non si farebbe in nome del risparmio energetico. Il Comune di Udine, che dell’«ecologicamente corretto», dalla ztl in poi, ha fatto la sua bandiera, spegnerà addirittura, per una notte, il Castello simbolo della città. Niente luci scenografiche "firmate" Dante Spinotti, seppur solo per qualche manciata di ore. Perché così vuole "M’illumino di meno", la giornata del risparmio energetico lanciata dai microfoni di Radiodue da Massimo Cirri e Filippo Solibello, il duo della trasmissione-cult "Caterpillar", e patrocinata dai ministeri dell’Ambiente e delle Politiche agricole.Alle due scorse edizioni hanno aderito centinaia di migliaia di persone: semplici cittadini che hanno deciso di spegnere per un po’ luci, lavastoviglie, lavatrici, ma anche aziende, musei, società sportive e Comuni. Una corsa allo "spegnimento" che in passato ha tolto l’illuminazione all’Arena di Verona, alla Mole Antonelliana di Torino, a Palazzo Vecchio a Firenze. E, questa volta, c’è anche Udine. «Quest’anno – spiega l’assessore Lorenzo Croattini – abbiamo aderito per la prima volta all’iniziativa "M’illumino di meno". La notte del 16 febbraio, in occasione dell’anniversario dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, spegneremo le luci del Castello. In questo modo, risparmieremo un po’ di Kilowatt». Se fra le centinaia di adesioni arrivate sul sito di Caterpillar (fra cui, in provincia, il ristorante Rainbow di Bagnaria Arsa, la libreria Cluf di Udine, la gelateria Cavour di Tolmezzo, l’Orodental di Udine e altri) ci sono anche quelle dei comuni cittadini, che si limiteranno a spegnere l’illuminazione di casa alle 18, c’è anche chi si è inventato l’abbinata galante.I ristoranti del buon ricordo, che sono 120 in Italia e 4 in regione, hanno scelto, come spiega Franco Marini, titolare del "Là di Moret", di organizzare, per il 16 febbraio, cene romanticissime: «Abbiamo aderito a "M’illumino di meno": quella sera nel nostro ristorante si cenerà a lume di candela».