Comunità Montane: Tondo incontra i neo commissari

Ha voluto incontrarli per concordare il percorso da seguire nella soluzione dei problemi per la Montagna. Un incontro che ha di fatto sancito il via alla riforma delle Comunità montane voluta dalla Regione. Il governatore Renzo Tondo ieri pomeriggio ha chiesto ai commissari “un grande impegno e la massima disponibilità” , perchè in un anno Tondo vuole ridurre le spese di funzionamento delle strutture, velocizzare le procedure e valorizzare il personale su obiettivi concreti.Nominati giovedì scorso, i quattro commissari hanno debuttato incontrando il presidente Fvg. Che ha indicato obiettivi chiari, com’era stato determinato nell’accogliere la richiesta della Lega di eliminare le Comunità. All’incontro, dunque, erano presenti Primo Perosa per l’area del Friuli Occidentale, Tiziano Tirelli per le zone del Torre, del Natisone e del Collio, Giovanni Verona per il Gemonese, il Canal del Ferro e la Val Canale, e Giorgio Drabeni per la Carnia. E con loro c’era anche il neo-assessore Fvg all’organizzazione Andrea Garlatti.
«Vi chiedo grande impegno e massima disponibilità, anche di tempo – ha esordito il governatore –, perché il compito che vi è stato affidato è delicato e importante nell’ambito della complessiva riforma delle autonomie locali». Poi Tondo è ritornato su una delle maggiori critiche arrivate da centro-sinistra, quella sulla preoccupazione che sciogliere le Comunità significasse dimenticare la Montagna. «Non c’è nessun abbandono della Montagna da parte della Regione – ha ripetuto Tondo –, ma dobbiamo affrontare i problemi e le prospettive di sviluppo di questa grande parte del territorio regionale guardando al futuro, non volgendo la testa al passato».
Il presidente ha quindi annunciato che a fine estate si terrà un incontro con tutti i sindaci dei comuni compresi nelle attuali Comunità montane, proprio per esaminare assieme la riforma delle Autonomie locali in riferimento alle esigenze dell’area montana.
«Le Comunità montane – ha evidenziato Tondo – si erano venute a trovare in alcune difficoltà strutturali, perdendo l’elasticità iniziale e una reale rappresentatività politica complessiva del territorio della singola Comunità. A queste difficoltà si è sommata una certa autoreferenzialità delle strutture, sempre più forte e costosa con il passare degli anni». Per questo il governatore ha elencato i passi da compiere, entro un anno. Un percorso che dovrà servire ai Commissari, secondo le indicazioni del presidente, per una drastica compressione della spesa di funzionamento, la velocizzazione delle procedure e la valorizzazione reale del personale su obiettivi concreti.
«Abbiamo la necessità di andare in una direzione che consenta uno sguardo comune sui problemi della montagna, fatte salve alcune specificità di ogni territorio – ha sottolineato Tondo –, e di togliere il peso dell’autoreferenzialità burocratica».
Anche i quattro Commissari hanno idicato le loro priorità. E tra le scadenze poste all’evidenza del presidente e che hanno bisogno di una risposta urgente, ci sono la realizzazione del Piano Straordinario, essenziale anche per rivedere i rapporti finanziari con la Cassa Depositi e Prestiti; la chiusura di quanto previsto dalla legge 33 del 2002, la vecchia legge di programmazione che fa registrare 20 milioni di residui passivi che pesano sulla Regione; la sottoscrizione dei Piani di azione locale, presupposto indispensabile per attingere ai fondi comunitari.







Una risposta a “Comunità Montane: Tondo incontra i neo commissari”

  1. ecco…ci mancava il solito dirigente nonchè presidente del rotary club triestino…Giorgio Drabeni a comissariare la comunità montana della carnia. la definirei una invasione di campo malgestita dai poteri forti. carnici sveglia, fatevi sotto prima che vi passino sopra!

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