Consumi: nel 2010 in Friuli si è speso sempre meno


di RENATO D’ARGENIO

L’anno scorso, in Friuli Venezia Giulia sono stati spesi 1.462 milioni per l’acquisto di beni durevoli (abiti, auto, elettrodomestici bruni e bianchi, mobili e materiale informatico), il 3,2% in meno rispetto ai 1.510 del 2009 nonostante il reddito pro capite abbia registrato una crescita, seppure contenuta (+0,7%), attestandosi a 20.265 euro. È quanto emerge dalla diciassettesima edizione dell’Osservatorio Findomestic Banca sul consumo dei beni durevoli nel Nord Est Italia, presentato ieri a Padova

Nel 2010 la crescita dell’economia della nostra regione è stata superiore a quella media nazionale, ma meno intensa di altre regioni nord orientali, come Trentino e Veneto. Il reddito pro capirte, come detto è di 20.265 euro, decisamente superiore a quello medio nazionale di 17.650, ma inferiore a quello medio Nord-Orientale di 20.473. La distribzuioine del reddito in Friuli Vg, però, non è omogenea: la provincia di Trieste con 22.791 stacca le altre province: Udine 20.150 euro, Gorizia con 19.391 e Pordenone 18.978.<br />
Meno spese. La contrazione delle spese per beni durevoli è stata pari al 3,2% ed è concentrata nel settore automobilistico, comparto nel quale la regione ha accusato il più elevato calo di spese rispetto all’intera area centro-settentrionale: -13%. Un aperdita che segue quelal del 2009 dell’1,8%. Gorizia è la provincia più penalizzata dal calo delle immatricolazioni, scese del 29,6%. Le miglior perfoermance, invece, si sono registrate nel comparto degli elettrdomestici bruni (televisori, videoregistratori, telecamere amatoriali, Hi-fi): +14,2% contro un +8,8% nazionale. Spese sostenute dal passaggio al digitale terrestre. Ecco più nel dettaglio l’andamento.
Auto e moto. Il comparto auto e moto, pur a fronte di una contrazione dovuta al termine degli incentivi statali, rappresenta la più importante voce di spesa delle famiglie friulane, con 806 euro spesi in media per le autovetture nuove, 626 per quelle usate e 70 per i motocicli. Complessivamente, in Friuli Venezia Giulia nel 2010 sono stati spesi 451 milioni per l’acquisto di auto nuove (-13% rispetto al 2009) e 350 milioni per l’acquisto di auto usate (+0,6 %). L’acquisto di motoveicoli, invece, ha registrato un volume di spesa pari a 39 milioni, un valore molto inferiore rispetto a quello registrato l’anno precedente (-20,7%).
Mobili. In ripresa il comparto dei mobili per la casa che, nel 2010, registra un incremento del 2,4% rispetto all’anno precedente, per una spesa complessiva che si attesta a 370 milioni. Mediamente, le famiglie friulane hanno destinato agli acquisti per questa categoria di beni durevoli 661 euro, una cifra superiore rispetto alla media nazionale, che si attesta a 626.
Elettrodomestici. Il 2010 si chiude positivamente anche per comparto degli elettrodomestici, che registrano segno positivo in tutti gli indicatori. Le vendite di elettrodomestici bianchi (frigorifero, lavatrice, congelatore, lavastoviglie, lavasciuga) e piccoli (frullatore, friggitrice, gelatiera) registrano un incremento del 2,8%, per una spesa complessiva di 99 milioni e una media familiare di 178 euro. Crescita a doppia cifra per il comparto degli elettrodomestici bruni, che segna un +14,2% (aumento superiore rispetto alla media nazionale, +8,8%) attestandosi a 109 milioni, 194 euro in media per famiglia.
Prodotti informatici. Cresce, a ritmo più che doppio rispetto all’incremento medio registrato nel resto del paese (+3,1%), la spesa per i prodotti informatici, che si attesta a 44 milioni, segnando un +7,1% rispetto al 2009. Le famiglie friulane hanno destinato nel 2010 in media 78 euro all’acquisto dei beni inclusi in questa categoria.
Commento. «Le difficoltà economiche dell’ultimo periodo favoriscono l’emergere di nuove forme e iniziative di consumo – si legge nello studio dell’Osservatorio Findomestic – quali la banca del tempo, il car pooling e i gruppi di acquisto solidali (Gas). La banca del tempo, che è una sorta di baratto di servizi per lavori di manutenzione, cucina, ripetizioni, baby sitting ecc., è vista con interesse dai giovani e dalle donne. Il car pooling (la condivisione delle automobili) è considerato sempre più positivamente e ha superato la dimensione dei luoghi di lavoro. I Gas sono dei pool d’acquisto che mirano a ottenere dai fornitori i prezzi all’ingrosso».