Crocifisso in legno di Torricella: un nuovo caso di guarigione inspiegabile?


di Rosario Padovano

Una donna dell’hinterland udinese ha risolto un problema di salute che durava da 9 anni dopo essere andata a pregare, per due volte, nella chiesetta ricavata all’interno della casa famiglia Sant’Anna, in località Torricella, a San Vito al Tagliamento. Difficile stabilire se si tratti di una coincidenza o di un miracolo. I casi di guarigioni inspiegabili, di cui sono beneficiarie persone venute a contatto con quella realtà, tuttavia sono in aumento. I responsabili della struttura non intendono fornire né il nome della donna, né soprattutto rilasciare commenti a quello che si può definire un fatto inspiegabile dal punto di vista scientifico.  <br />
«Non abbiamo nulla da dire al riguardo» hanno riferito dalla struttura, che vuole mantenere sull’ennesimo caso uno stretto riserbo. Anche perchè, di casi ce ne sarebbero diversi e riguarderebbero solo la sfera femminile. Minimo comun denominatore: le persone sono guarite in modo inspiegabile una volta venute a contatto col Crocifisso in legno di Torricella, dopo averlo visto, dopo averlo invocato e pregato, nella chiesa della Casa famiglia Sant’Anna, la comunità che si trova sulla provinciale che collega San Vito al Tagliamento a Bannia di Fiume Veneto. Resta il giallo legato alla presenza del Crocifisso di legno, da cui gronderebbe del sangue: non si troverebbe più nella chiesetta, ma in una zona comunque protetta e verrebbe mostrato solo a chi dimostra sincera devozione.
La protagonista dell’ultimo episodio è una 49enne che vive nell’hinterland udinese. Si è presentata un paio di mesi fa nella casa famiglia, chiedendo di pregare di fronte al Crocifisso. La direzione ha concesso alla donna, sposata e madre di tre figli, il permesso per pregare nella chiesetta ricavata nella struttura sanvitese, una comunità alloggio per persone (in particolare giovani) in difficoltà. La donna è tornata a Torricella a distanza di qualche giorno: si è presentata al cancello e ha chiesto di pregare ancora di fronte alla statua lignea del Cristo “insanguinato”.

 

Trascorso ancora qualche giorno l’udinese avrebbe chiamato la struttura, raccontando la propria storia e sbalordendo la persona cui aveva confidato il suo segreto. Un problema di salute, col quale conviveva da tempo, le aveva comportato negative ripercussioni nella vita privata: dopo aver pregato due volte nella chiesetta il problema s’era risolto, dopo nove anni, soprattutto dopo vari consulti medici che non riuscivano a dare una plausibile spiegazione. Una coincidenza? Il medico della donna, osservando le analisi, sarebbe rimasto stupito. Non esisterebbe una spiegazione scientifica al riguardo. Questo episodio arricchisce una casistica che comincia a essere sostanziosa.

Una risposta a “Crocifisso in legno di Torricella: un nuovo caso di guarigione inspiegabile?”

  1. Cialtronerie , da cialtra o cialda , medicamento inefficacie. Foligno epoca medievale.
    E siamo alle solite.

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