Dignano: Il comitato “Uniti per l’ambiente” favorevole al nuovo ponte

di Raffaella Sialino

Sulla questione del nuovo ponte da costruire sul Tagliamento interviene anche il comitato “Uniti per l’ambiente”. «Le preoccupazioni manifestate alla stampa dal sindaco Turridano sulla possibilità che un ponte antipiene costruito a valle di Dignano possa avere delle ricadute negative sulle attività economiche del paese di Dignano – scrive il Comitato -, non ci convincono . In realtà l’opera che “ucciderà il paese”, usando il termine usato dal sindaco, sarà la variante sud, che il sindaco insiste a volere a ogni costo, per togliere il traffico pesante dal paese. E’ indubbio che se il traffico sarà spostato sulla variante, nel centro del paese non passerà più nessuno, perché le automobili che transitano per Dignano sono in gran parte dirette a Udine; e per evitare un centro stretto con un incrocio pericoloso, semaforo compreso, non esiterà a deviare sulla variante, meno pericolosa, più scorrevole, seppur un po’ più lunga di qualche centinaio di metri. Siamo certi che questa variante isolerà il paese, come già accaduto in altre realtà (Pontebba, Colloredo di Montalbano e tanti altri) che a causa delle varianti sono ormai paesi bypassati e dove anche le attività a conduzione familiare han dovuto chiudere i battenti. Il sindaco, preoccupato per la salute dei cittadini e per la sorte del paese, non ha considerato che, se il nuovo ponte venisse costruito più a valle, per Dignano potrebbe essere un opportunità e non uno svantaggio, perché il traffico pesante verrebbe obbligatoriamente deviato sul nuovo ponte, mentre il traffico leggero e quello locale sceglierà sicuramente la via più breve e cioè l’attuale ponte». <br />
Da questa soluzione, secondo il Comitato «si otterrebbe un ulteriore vantaggio, quello di tutelare anche la salute di quei cittadini che abitano nella zona dove la variante verrebbe realizzata, perché che senso ha parlare di incolumità e salute dei cittadini, se questi non sono valori uguali per tutti, sia per chi abita in centro o in periferia?»
Il Comitato invita perciò l’amministrazione «a discutere con la cittadinanza, a non bocciare a priori la proposta del ponte più a valle, ma a riflettere sugli importanti benefici che tale opera potrà rendere, in termini di salute pubblica, di salvaguardia dell’economia del paese, di impatto ambientale e di risparmio di risorse finanziarie».