E dopo Strassoldo … tocca a Illy :-)

Dopo la sbornia di Curtes su ciò che sta succedendo alla Provincia di Udine (scaricabili ancora per poco da www.aldorossi.net), torno a parlarvi di "Furlan", il mio nuovo CD in uscita ufficiale il 29 ottobre 2007. Il brano di cui vi parlo oggi si chiama "Brake chel cjan" e l’ispirazione per scriverlo mi è arrivata come una folgorazione mentre ascoltavo una delle pochissime:-) interviste che il Presidente della Regione concede alle emittenti televisive della nostra Regione.

All’epoca l’intervista riguardava i Comitati che stavano protestando contro la realizzazione degli elettrodotti e il Presidente si espresse + o – così: "Queste sono solo delle piccole minoranze anche se molto rumorose"; a me nell’ascoltarlo, con il suo viso a pieno schermo (nuova modalità di realizzare video-interviste introdotta proprio da lui durante l’ultima campagna x le Regionali, dove l’intervistatore non ha diritto di esistere ..), il termine "rumorose" mi suonò come avesse detto "fastidiose" e l’immagine che mi venne subito in mente fu quella di un cane (rumoroso) che abbaiava di notte non lasciandoti dormire. Da qui, giocando anche sul fatto che il termine friulano "brache" (abbaiare) se scritto con la "k" ti porta direttamente al verbo inglese "to brake" (bloccare, fermare), è nata "Brake chel cjan", protesta contro l’arroganza che il potere mette anche nella sua "comunicazione".

Brake chel cjan

Una risposta a “E dopo Strassoldo … tocca a Illy :-)”

  1. Brake chel cjan

    Ogni dì a inventâ une

    e ducj a dî che cheste è chê buine,

    bat e ribat in television

    che plui di corse al à di lâ il mont.

    Tocje fâ une strade nove,

    i eletrodots ch’a passin parsore

    e jo ch’i sei a protestâ

    mi sint come un cjan ch’al tache a bracâ.

    (Rit.)

    Sint alì ce ch’al brake chel cjan,

    sint alì ce ch’al brake chel cjan,

    sint ce ch’al brake,

    sint sint ce ch’al brake. (x2)

    Là ch’a ere ‘ne zone verde

    nol cres plui un fîl di jerbe,

    l’arie a è plene di roube penze

    e ducj ator cu la capote jù.

    Strane robe il convinciment

    che il svilup si fâs cul ciment

    e in citât i fruts par zuiâ

    dentri in cjase a videosgamâ.

    Rit.

    Guarda che tu sei in difetto,

    dal popolo sono stato eletto,

    lo faccio in nome del progresso

    questo io l’ho sempre detto.

    sono un uomo di successo,

    per questo tutto mi è concesso,

    prendo la tua opinione

    la scaravento dentro a un cesso.

    Rit.

    S’a ‘nd è vite ‘nd è mo sperance,

    sì però ce grant mâl di panze,

    ogni volte ch’a si va a votâ

    un di sest no si rive a cjatâ.

    Cuant che lôr a disin progrès

    po al fâs rime cun interès,

    l’important al è no molâ

    e no stufâsi mai di bracâ.

    Rit.

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