Si avvicina alla conclusione la vicenda giuridica di Flaviano Tonellotto, ex presidente della Triestina, accusato di fallimento nell’ambito delle sua attività di imprenditore edile. L’ultimo atto del processo si celebrerà venerdì 28 novembre davanti al giudice fallimentare di Milano, dove si terrà l’udienza prefallimentare della Igp, la società che gestiva le costruzioni di Tonellotto a Trieste, Tarvisio, Monfalcone e Milano.
Il deficit accertato dell’impresa supera al momento la somma di 58 milioni di euro. Denaro che i creditori cercheranno di ottenere indietro da Tonellotto. Difficile tuttavia pensare che l’ex patron della squadra di calcio giuliana possa reperire una simile somma: ecco così profilarsi il fallimento per l’Immobiliar Prestige Group.
Tonellotto punta ad ottenere un concordato ma è consapevole della concreta possibilità di dover portare i libri contabili in tribunale. Ci tiene però a specificare che in quell’occasione presenterà “tutte le motivazioni di questo dissesto finanziario che non è stato causato né da me, né dai miei collaboratori”. Tonellotto getta benzina sul fuoco: “Nel 2006 la Banca Friuladria ha fatto marcia indietro rispetto a tutti i finanziamenti concessi e promessi, chiedendo un rientro graduale dell’esposizione. Era stato inviato un decreto ingiuntivo con il quale erano stati messi in sofferenza i conti dell’Ipg. La conseguenza economica è stata disastrosa a livello operativo e di immagine così sono stati bloccati gli investimenti in corso. Posso dire che fino a giugno 2007 gli impegni dell’Ipg sono stati tutti affrontati, poi la carenza di liquidità non ha più permesso il pagamento dei debiti”.
L’ormai ex magnate dell’edilizia è consapevole di quello che l’aspetta. Solo poche settimane fa, evitava di farsi illusioni: “Tutte le mie società immobiliari sono a rischio di fallimento. A partire dal luglio dello scorso anno le cambiali che avevo sottoscritto hanno iniziato ad andare in protesto e credo di essere arrivato adesso alla stretta finale. I creditori si stanno facendo avanti. Ho impegnato nelle mie imprese anche i beni personali e familiari per cercare di uscire da questa situazione ma tutti i cantieri sono bloccati. Ho perso direttamente 50 milioni di euro e altri 200 in investimenti”.
Ho avuto l’occasione di conoscere Tonellotto nella sua veste di imprenditore edile. Posso garantire che il presunto arch. honoris causa di una qualche presunta università è un vero cialtrone e mascalzone.
E' UN BASTARDO PARASSITA CHE ROVINA LE PERSONE ALTRUI!!!!!