Paderno: al cimitero riservata un’area per i defunti islamici

 All’interno del cimitero di Paderno sarà riservata un’area in cui i defunti che ne faranno richiesta saranno seppelliti rivolti verso La Mecca. Lo ha deciso la giunta Honsell che ha dato il via libera a un’istruttoria che intende fare il punto sulla pianificazione dei cimiteri cittadini con una valutazione della necessità di ampliamento degli stessi in tempi medio-brevi (cinque anni) e regolamentare le aree speciali, in particolare quella per venire incontro alle richieste delle comunità islamiche che chiedono la possibilità di essere inumati secondo i loro riti e consuetudini. La comunità islamica, con la quale l’Amministrazione comunale ha avviato contatti già da anni, sarà formalmente sentita per la redazione dei regolamenti.

 
Attualmente nei cimiteri urbani ci sono già aree speciali riservate a congregazioni religiose cattoliche o alla comunità ebraica. Non ci sarà nessun cimitero islamico, quindi, ma soltanto la concessione di uno spazio cimiteriale ad hoc all’interno del cimitero di Paderno, secondo cimitero di valenza cittadina e l’unico ad avere una adeguata zona libera. Se il cimitero di S.Vito ha una dimensione di 147.600 metri quadrati e un’area libera di poco superiore alle 6 mila metri quadrati, infatti, quello di Paderno ha, su una dimensione di 60.300 metri quadrati, ha un’area libera di 20.600 metri quadrati.
 
La dimensione dell’area da riservare e l’accesso saranno definiti dal regolamento comunale di polizia mortuaria e per le attività funebri e cimiteriali, che deve essere modificato anche in seguito dell’approvazione del Consiglio regionale lo scorso 30 settembre della legge regionale n. 4 «Disposizioni in materia di destinazione delle ceneri da cremazione» che prevede anche la predisposizione di un registro in cui saranno annotati coloro che hanno espresso la volontà alla cremazione e all’affidamento o alla dispersione delle proprie ceneri.
 
Nel regolamento verrà anche aggiunta la possibilità, oltre a quella di tenere le ceneri in casa, della dispersione delle ceneri così come previsto dalla nuova normativa regionale. Per la scelta di essere cremati non sarà così più obbligatorio ricorrere al notaio, ma sarà sufficiente una dichiarazione agli uffici comunali. «Questo provvedimento – sottolinea l’assessore alla Qualità della citta, Lorenzo Croattini (nella foto) – è ancor più urgente visto il continuo aumento della scelta della cremazione a Udine che già oggi riguarda un cittadino su tre». Il Comune, quindi, predisporrà una prima bozza di piano regolatore cimiteriale sui dati in possesso, in attesa della completa informatizzazione dei dati dei cimiteri cittadini che richiederà dai due ai tre anni, per regolamentare le aree esistenti, prevedere nuove aree speciali e di fare una prima valutazione di eventuali necessità di ampliamenti.