Fagagna: l’Udinese club sempre presente nelle trasferte UEFA


Torna presto, capitano! Un grido che viene dal cuore, e che l’Udinese club di Fagagna vorrebbe vedere “stampato” addosso a tutti i giocatori bianconeri domenica sera sotto la maglietta a strisce. A lanciare la proposta alla società è il presidente Giuseppe Marcon: «In occasione della partita con l’Inter ci piacerebbe che tutti indossassero una maglietta bianca con la fotografia di Di Natale e un grande in bocca al lupo al capitano: l’augurio nostro e di tutti i tifosi, infatti, è di rivederlo in campo il più presto possibile. Il sogno sarebbe di vederlo scendere in campo a Istanbul, ma noi non vogliamo certo fissare scadenze: la cosa più importante è che Totò recuperi al 100%. Noi, in ogni caso, siamo certi che tornerà in campo più forte di prima, nell’Udinese come in nazionale».<br />
      Da un lato l’entusiasmo che cresce per il cammino in Coppa Uefa, dall’altro l’ansia per le condizioni del numero 10. Due stati d’animo che convivono e che s’intrecciano alla vigilia della sfida al Werder Brema, fin qui l’appuntamento più importante della stagione. Va da sé che al Weserstadion Fagagna ci sarà, pronta a tagliare il nastro della quarta trasferta europea della stagione, un traguardo che pochi altri club bianconeri possono vantare: «Siamo stati a Dortmund, a Nimega e anche sotto la neve di Poznan per l’andata dei sedicesimi. Chiaro che a Brema non possiamo mancare, anche se non posso dire con precisione quanti saremo – dichiara ancora Marcon – perché ci sono ancora posti disponibili. Le prossime trasferte? Non anticipo niente per scaramanzia, ma è chiaro che per nulla al mondo perderemmo l’occasione di seguire l’Udinese fino in finale».
      Oltre alle trasferte, il club offre ai suoi duecento soci anche molte altre occasioni per ritrovarsi assieme e rafforzare l’amalgama. «Le partite fuori casa – spiega il presidente – le guardiamo tutti assieme nella nostra sede. Anche quando non seguiamo l’Udinese in trasferta, quindi, cerchiamo di ricreare lo stesso clima che si respira allo stadio. Anche questo è un modo per sentirci più vicini alla squadra». Non mancano poi, come in ogni club, le iniziative di solidarietà a favore delle persone meno fortunate. Nel 2007, ma è solo un esempio nella sua storia ultratrentennale, Fagagna ha adottato a distanza un ragazzo brasiliano di 13 anni, che continua a sostenere aiutando la sua famiglia e consentendo a lui di proseguire gli studi fino al diploma.