Friuli: compromesso Pdl-Lega, superate le Comunità Montane si va verso i “Comuni di vallata”

di Anna Buttazzoni

Nascono i Comuni di vallata. Come chiedeva la Lega e con un mix dei paletti fissati dal Pdl. Ieri in commissione l’argomento è tornato all’attenzione del Consiglio, dove il confronto proseguirà oggi e anche martedì prossimo. Perché la maggioranza di centro-destra vuole portare in Aula la riforma delle Comunità montane alla fine del mese. Critico il centro-sinistra. Al disegno di legge verrà dunque aggiunta una nuova norma proprio per istituire i Comuni di vallata. Che saranno nuove istituzioni, con almeno 3 mila abitanti, formate dalle amministrazioni locali che decideranno di aderirvi – e che quindi spariranno – e solo dopo un referendum tra le comunità coinvolte, una consultazione popolare che sarà proposta dalla Regione e non come avviene ora dai Comuni. Le Unioni di Comuni, già istituite per legge  invece, sono enti che uniscono le funzioni e i servizi delle amministrazioni coinvolte senza far sparire gli enti locali che si associano. «È un primo provvedimento di riforma delle Autonomie locali di ampio respiro – commenta il capogruppo del Pdl Daniele Galasso –, che porta a superare le vecchie Comunità montane lasciando le competenze alla Montagna. Al tempo stesso, inoltre, mette in rete i piccolissimi Comuni perché possano far fronte in modo sostenibile ed efficace alla realizzazione dei servizi che diversamente si troverebbero in difficoltà a erogare. In più apre alla prospettiva di costituzione dei Comuni di vallata su ambiti omogenei, che saranno individuati dalla giunta regionale attraverso i referendum». Galasso si dice convinto che si sia arrivati a un buon compromesso con la Lega. «È un accordo accettabile con il Carroccio, anche perché – aggiunge Galasso – apre la pista all’associazione obbligatoria dei servizi e alle proposte di fusioni, previo referendum, anche per i Comuni di pianura. È insomma un innesco che avvia la grande riforma delle Autonomie locali e che resta aperta al contributo delle opposizioni». Nessuna possibilità, invece, per le competenze alle Province. «No, anche perché – conclude Galasso – resta da capire cosa accadrà alle Province con il disegno di legge costituzionale annunciato dal governo». Attacca il Pd. «Continua l’incredibile schizofrenia tra il centro-destra regionale e quello nazionale. Quando quello nazionale – commenta Alessandro Tesini – si strappa le vesti per la crisi e la durezza della fase, quello regionale sottovaluta, minimizza e non mette mano a misure per la crescita. Tondo e la sua maggioranza sono un cane che abbaia ma non morde. Hanno fatto la faccia feroce decidendo anzi tempo i commissariamenti delle Comunità e ora non sono capaci di essere conseguenti rispetto a quell’atto autoritario», afferma Tesini.


Una risposta a “Friuli: compromesso Pdl-Lega, superate le Comunità Montane si va verso i “Comuni di vallata””

  1. aggiornamento del 09/09/2011

    La quinta Commissione, impegnata nella trattazione del ddl sulla razionalizzazione e semplificazione dell’ordinamento locale nel territorio montano, ha approvato ieri con emendamenti dieci articoli, accantonando temporaneamente quelli relativi allo statuto delle Unioni montane e all’assemblea. In particolare, all’articolo 2 sulle Unioni montane, sono stati accolti alcuni emendamenti tra i quali uno che istituisce l’Unione montana del Collio, prevedendo inoltre che entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge i Comuni indicati possano chiedere di essere esclusi o assegnati ad altra Unione. L’articolo 4 è stato approvato in forma modificata da una serie di emendamenti del Pd, come quello che specifica che le Unioni montane sono enti dotati di autonomia statutaria. Un emendamento di Pedicini e Cacitti (Pdl) prevede che esse provvedano alla gestione associata obbligatoria dei servizi pubblici locali su attività produttive, diritto allo studio, edilizia scolastica, asili nido, tributi, personale, sistemi informatici e informativi, catasto ed espropri. La commissione riprenderà i lavori mercoledì.

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