Friuli: contributi, immobili, meno tasse e burocrazia, la Carinzia tenta gli imprenditori Fvg

di Renato D’Argenio

Mentre lo stato italiano lascia fallire le aziende, non pagandole; aumenta tasse e balzelli senza garantire servizi; inasprisce la burocrazia e non premia la meritocrazia, la Carinzia ne approfitta proponendo ai manager del Friuli Venezia Giulia, e non solo, di «Lavorare dove altri fanno vacanza». Con questo motto i nostri vicini di casa austriaci hanno riempito decine di lettere inviate a capitani d’azienda. Propongono quello che il nostro governo non vuole realizzare: contributi per investimenti, istituti di ricerca a disposizione, personale specializzato, immobili perfettamente urbanizzati a partire da 25 euro il metroquadrato, e soprattutto premi fiscali, nessuna Irap e concessioni edilizie in 7 giorni. Mentre il governo italiano apre un sito internet su cui è possibile suggerire le priorità, i partiti di centrodestra e sinistra litigano per distrarci un po’, la Entwicklungsagentur Kärnten GmbH, società della Regione Carinzia e primo referente per investitori ed aziende internazionali che vogliono reperire informazioni sulla business location, usa la disperazione di chi ha ancora il coraggio di fare impresa nel nostro Paese. «Cercate il futuro? In Carinzia le aziende innovative trovano terreno fertile. La Carinzia – continua la lettera firmata dall’ad Sabrina Schütz-Oberländer – non è solo il lago Wörthersee, ma alta tecnologia ed innovazione, cultura e natura». Se vogliamo, tutte cose che abbiamo anche noi ma…«la Carinzia – si legge ancora nella lettera – offre alle imprese innovative un terreno fertile sul quale le idee si trasformano in successo di mercato. E le cifre lo dimostrano: oltre l’80% delle spese per la ricerca sono sostenute da imprese carinziane, fra le migliori in Austria. Queste le nostre condizioni: contributi per investimenti fino al 45 per cento per progetti di ricerca e sviluppo e fino al 20 per stabilimenti produttivi; istituti di ricerca e centri di competenza per esempio nei settori delle energie rinnovabili, dell’elettronica automobilistica e industriale e dell’information e communication technology; personale specializzato e altamente qualificato; immobili commerciali perfettamente urbanizzati e in ottima posizione, taluni con raccordo ferroviario e nessun Irap; pratiche veloci. Un esempio? Il rilascio di una concessione edilizia dopo sette giorni». La lettera della Entwicklungsagentur Kärnten GmbH è soltanto uno dei tanti modi con cui la società corre in lungo e largo il Nord d’Italia in cerca di aziende da trasferire, in parte o completamente, in Austria. A marzo, per esempio, è stato organizzato un incontro a Milano con circa duecento imprenditori e assieme alla Ekg c’era la Standortagentur Tirol, società omologa del Tirolo. Erano in 120, invece, ad Asolo, alcune settimane dopo, gli imprenditori veneti curiosi di scoprire i vantaggi di una possibile delocalizzazione in uno dei sette parchi tecnologici in cui è presente la società di quella Regione.