Friuli: cordoglio per la scomparsa dello storico Luciano De Cillia

 

È morto all’ospedale di Udine la scorsa notte all’età di 80 anni Luciano De Cillia. Uomo di cultura, storico e scrittore, per 20 anni è stato presidente della Scuola cattolica di cultura di Udine e ha sempre coltivato gli interessi legati alla storia delle organizzazioni cattoliche. Un «uomo di pensiero e di studio», ricorda Bruno Forte, successore di De Cillia alla presidenza della Scuola cattolica di cultura, «personalità notevole, attento alle relazioni ma sempre discreto» e «testimone del Vangelo orgoglioso della sua laicità». Dal 1975 ha fatto parte del consiglio direttivo dell’Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione, di cui 7 anni divenne presidente. Era nato a Udine, ma la sua famiglia era originaria di Treppo carnico. Si era laureato in giurisprudenza, aveva lavorato come funzionario prima in Provincia poi al Comune di Udine nutrendo sempre la propria passione per gli studi storici coltivati con precisione e rigore. È il direttore dell’istituto Alberto Buvoli e tratteggiarne un profilo. «Oltre alla competenza e la passione che hanno sempre accompagnato le ricerche di De Cillia attraverso le quali ha fornito un notevole contributo agli studi sulla storia del mondo cattolico – racconta il professor Buvoli – è necessario ricordare il suo profilo umano. Persona cortese e disponibile che si spendeva volentieri per gli altri, era un uomo integerrimo e profondamente religioso, ma dotato di profonda umiltà che mostrava rispetto per le idee degli altri». Fra i ricordi che il direttore dell’Ifsm serba con affetto, il lavoro svolto accanto a De Cillia per l’allestimento del Museo del risorgimento e della resistenza inaugurato nel 1983, e l’intenso impegno profuso nelle iniziative organizzate in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Fra le sue pubblicazioni vanno ricordate “La Fuci udinese dal dopoguerra alla contestazione (1945-1970)”, “Luigi Burtulo, biografia, scritti, discorsi”, ma anche la biografia di Agostino Candolini e quella su Antonio Comelli. Qualche mese fa De Cillia aveva scoperto di essere affetto da una grave malattia, ma aveva accolto la notizia serenamente mantenendo la speranza. Nel pomeriggio di mercoledì è stato colto da un malore in casa e trasferito all’ospedale dove è spirato nella notte. Lascia la moglie Anna, i figli Ilaria, Luca e Linda, e i quattro nipoti che seguiva con infinito affetto. I funerali saranno celebrati domani alle 10.30 nella chiesa di Santa Maria Assunta in viale Cadore