Friuli: crollano le prenotazioni, con la crisi il Natale si passa a casa

 

Meno di un italiano su quattro trascorrerà quest’anno qualche giorno fuori casa nel periodo natalizio. Lo rileva la Cgia di Mestre sottolineando che i più vacanzieri saranno i giovani, mentre gli over 55 rimarranno più in casa. I dati sono frutto di un sondaggio commissionato da Cgia a Panel data di Padova che ha intervistato 900 italiani alla fine di novembre. Il dato più significativo è la contrazione, rispetto lo scorso anno, della percentuale di quanti sceglieranno vacanze nataliazie fuori casa
Se nel 2009 la percentuale era del 29,4%, quest’anno è del 23,3% con una contrazione di sei punti percentuali. Per Cgia è la crisi è l’artefice di questo risultato. Infatti, il 41% non andrà in vacanza a seguito delle ristrettezze economiche, mentre poco meno di un terzo non potrà lasciare per qualche giorno le mura domestiche perchè non ha ferie o per motivi di lavoro. Solo il 26,4% non andrà in vacanza per scelta: o perchè non passa mai le festività, di fine o di inizio anno, in luoghi di villeggiatura o per motivi personali/familiari.
Tra le mete degli italiani preferita rimane la montagna (48,2%), ma anche le città d’arte della penisola continuano a mantenere un certo fascino (26,3%). Meno gettonate sono le capitali europee (15,6%), anche se continuano a “conquistare” le scelte dei giovani (25,4%), mentre le mete esotiche sono riservate ad una percentuale di vacanzieri molto contenuta (3,2%), ma con elevate disponibilità economiche. In forte calo anche la durata media delle vacanze e la relativa spesa. In termini complessivi, infatti, le vacanze dureranno in media qinque giorni, uno in meno rispetto al dato registrato l’anno scorso, mentre si spenderà poco più di 560 euro, il 7,5% in meno del 2009 (pari, in termini assoluti, a -42 euro). A subire maggiormente un calo delle presenze saranno le località di montagna (-1,3 giorni) e le capitali europee (-0,9 giorni). A recuperare quote di mercato, invece, le città d’arte italiane che registreranno quasi un giorno in più di presenza rispetto al 2009. A livello di spesa, invece, saranno i giovani a ridurre maggiormente il proprio budget (-14,6%) e gli ’anzianì (-8,9%).
«È vero che si riducono gli spostamenti e i giorni di vacanza – rileva Giuseppe Bortolussi segretario Cgia –, ma rispetto a qualche anno fa, gli italiani premiano maggiormente le località turistiche che offrono maggiore qualità. Ciò dimostra che il turismo italiano, se non investe per migliorare la sua immagine e la sua attrattività rischia di perdere importanti quote di mercato a vantaggio delle destinazioni straniere».
E la conferma arriva in queste ore da Federalberghi e Confturismo: «Per il ponte dell’Immacolata il segno è negativo dal punto di vista turistico rispetto allo scorso anno. Gli italiani in vacanza saranno 4 milioni (5,4 milioni lo scorso anno, -26%) e il giro di affari di 911 milioni (1,2 miliardi nel 2009, – 24%). Fra coloro che si muoveranno, l’88,3% rimarrà in Italia, l’11,3% che ha pianificato qualche giorno oltre confine. Le località di montagna, con le piste ormai innevate, ospiteranno il 44% dei turisti. Le città d’arte saranno la meta del 21,1%, il mare del 15,9%, gli altri sceglieranno mete diverse. «Si tratta – ha detto il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – di un segnale chiaramente preoccupante, che si concretizza purtroppo e soprattutto alla vigilia delle festività natalizie, anche se l’anno scorso il “ponte” cadendo di martedì rendeva più comodo, con un solo giorno di ferie, di usufruire di quattro giorni di “vacanza”».