Friuli: dal Consiglio Regionale no al governo Monti, su province e autonomie locali decidiamo noi

La Regione Friuli Venezia non si adegua alle prescrizioni del Governo in materia di enti locali e province, richiamando l’autonomia speciale. E’ l’effetto di un articolo, approvato questa sera dal Consiglio regionale, della legge in materia di autonomie locali. La norma ‘ricognitiva’ accolta a maggioranza dall’aula ribadisce che per definire la forma di governo e le elezioni degli enti locali del Friuli Venezia Giulia si applica la legislazione regionale e non quanto previsto dal Governo.

L’Aula, dopo lunga discussione, ha approvato a maggioranza (27 i sì, 4 no e 12 astensioni) un emendamento presentato dal consigliere Pedicini (Pdl)- prima subemendato da una modifica del collega Travanut (PD)- con il quale viene introdotto un articolo iniziale. Esso stabilisce che in Friuli Venezia Giulia, al fine di valorizzare gli strumenti di autonomia normativa e le forme di rappresentanza delle comunità locali – perseguendo il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica e nelle more della riforma dell’Ente Provincia nell’ambito dell’ordinamento costituzionale – si applica la legislazione regionale in materia elettorale, sugli organi di governo e sulle funzioni fondamentali dei Comuni, delle Province e delle Città metropolitane. Fino al recepimento nell’ordinamento regionale della riforma costituzionale, l’emendamento prevede che siano confermate le vigenti modalità di elezione, la formazione e la composizione degli organi di governo dei Comuni e delle Province, nonchè le funzioni comunali e provinciali e le relative modalità di esercizio.

La modifica aggiuntiva firmata da Travanut, accolta in precedenza con 40 sì e 3 astensioni, prevede che entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge la Giunta presenti al Consiglio un disegno di legge di riforma dell’assetto istituzionale degli Enti locali.