Friuli: frequentare l’università all’estero, consigli per una scelta post-diploma

di Lorenzo Alberini, Liceo tecnologico Malignani

L'idea di frequentare l'università all'estero, in particolare l'idea di spedire i propri ragazzi nella lontana America, è ancora poco diffusa tra le famiglie italiane, ma la maggior parte dei nostri studenti che si spingono oltreoceano mostra grande capacità di adattamento e apprezza i numerosi vantaggi offerti dall'istruzione degli States. Là gli insegnamenti sono molto pratici, si svolgono numerosi stage in azienda e progetti di ricerca; il rapporto con i professori è amichevole  li chiami per nome e puoi contattarli in qualsiasi momento via email, trovandoli sempre disponibili. La vita in college, inoltre, ti porta a esperienze nuove, a socializzare e a stringere amicizie internazionali. Certo non è tutto rose e fiori, ma lo standard qualitativo è invidiabile. Come fare però a scegliere l'università adatta? Ci sono diversi fattori da considerare: in primo luogo va deciso se puntare a un ateneo pubblico o privato: cambiano le tasse, il numero di studenti frequentanti, le agevolazioni per gli stranieri. Il costo medio, tutto incluso (vitto, alloggio, tasse, ecc) è di 30mila dollari all'anno per un'università pubblica, 37mila per una privata. Ci sono però diverse possibilità di ottenere aiuti economici, rivolgendosi al Financial Aid Office del College oppure ad uno degli Advisor Center di Education Usa (in Italia a Roma, Milano e Napoli).
Per la scelta, inoltre, va considerato anche il prestigio dell'università, i servizi che offre, la posizione geografica e il costo della vita in quell'area, oltre alla disponibilità di alloggi nel campus.
Occorre considerare poi l'accreditation di una certa università, ovvero il riconoscimento nel proprio paese della laurea conseguita. L'accreditation comporta anche una garanzia dello standard qualitativo degli studi offerti. Un'ottima panoramica sul sistema universitario statunitense si trova su www.selfinvestment.eu, un sito web aperto da due ragazzi italiani che ora studiano oltreoceano.
Una cosa molto importante, in ogni caso, è attivarsi con anticipo per svolgere senza fretta l'iter per le iscrizioni. L'ideale è iniziare a prepararsi già durante il quarto anno di scuola, dando un'occhiata alle numerosissime università americane (ognuna col proprio sito web), scegliendone una decina e preparandosi per affrontare gli esami di ingresso. In ogni college è previsto un esame di lingua per studenti stranieri (TOEFL), un test attitudinale e nozionistico relativo all'indirizzo di studi prescelto (SAT I) e, spesso, alcuni test specifici per le singole materie più importanti del corso (SAT II). Vanno inoltre inviati il diploma conseguito o, nel caso in cui non se ne disponesse ancora, dell'ultima pagella, alcune lettere di presentazione scritte dai propri docenti o dal datore di lavoro e un saggio personale in cui si danno le motivazioni della propria scelta e si espongono gli obiettivi a cui si mira. Infine è necessaria una dichiarazione di disponibilità finanziaria della propria banca, oppure si deve dimostrare di avere i requisiti per candidarsi a una borsa di studio basata su requisiti di reddito.
La burocrazia da affrontare è notevole e il costo degli studi può rappresentare un ostacolo per alcuni, tuttavia ritengo che non vada mai scartata una possibilità a priori, senza aver fatto almeno un tentativo. Studiare in America non è per tutti: solo chi è davvero motivato a dare il massimo può farlo, ma questo non deve demoralizzare. Anzi, va presa come una sfida, un'occasione per mettersi alla prova. Ogni giorno costruiamo un pezzo del nostro futuro e, a volte, si presenta la possibilità di allargare le nostre prospettive. Ci si rivela un futuro inaspettato. Studiare all'estero non rappresenta l'unica alternativa alla mediocrità, ma senza dubbio è una scelta che porta con sè grandi responsabilità ed enormi potenzialità. Non resta che chiarirsi un po' le idee, prendere il coraggio a due mani e osare!