Friuli: gran successo della “Carnia Classic 2012” nel 2013 il Giro alle “Malghe del Montasio”

dal MV di oggi

Allevatori in festa per la notizia resa pubblica ieri dal presidente Luca Vadori, che una tappa del giro d’Italia del prossimo anno si concluderà in malga Montasio. «Sarà quella del 14 maggio» ha precisato l’assessore regionale all’agricoltura Claudio Violino, aggiungendo che la Regione considera questo appuntamento una grande occasione per promuovere il territorio del Fvg e uno dei prodotti d’eccellenza: il formaggio Montasio che in malga Montasio conosce una delle punte di assoluta qualità con il Montasio Dop di montagna di sola Pezzata Rossa. «Occorre però – ha aggiunto il presidente dell’Associazione Allevatori Vadori, dopo aver ringraziato la Regione e gli organizzatori – che ora tutti facciano la loro parte per organizzare al meglio la giornata». La speranza degli allevatori è che l’evento rappresenti una promozione senza uguali per il prodotto tipico friulano con l’obiettivo di rilanciarne le vendite e di conseguenza ottenere una maggiore remunerazione del latte. «Oggi prendiamo – ha detto ancora Vadori, che ha presentato il nuovo direttore dell’Associazione, Andrea Lugo, che sostituisce Oliviero Della Picca chiamato a dirigere il Consorzio Agrario – 35 centesimi al litro ed è davvero poco per un latte che dal punto di vista qualitativo è fra i migliori d’Italia». «In agricoltura – ha aggiunto Violino, che nell’occasione ha ringraziato, assieme a Vadori, Della Picca per il grande lavoro svolto ed augurato buon lavoro a Lugo – ci sono troppi fenomeni speculativi che danneggiano i coltivatori, mentre il prezzo del latte resta al palo». Per festeggiare l’evento, gli Allevatori hanno “sacrificato” una forma di Montasio Dop di 60 giorni, le prime prodotte in questa stagione in malga. La forma era stata precedentemente benedetta da don Mario Manara, direttore del collegio universitario don Mazza di Padova, in questi giorni attivo nella parrocchia di Paularo, che aveva celebrato poco prima una Santa messa all’aperto. Il tempo, nonostante le infauste previsioni, ha infatti retto e, nonostante qualche piovasco, gli allevatori hanno partecipato numerosi alla loro festa e all’immancabile grigliata curata dal gruppo Alpini di Mereto di Tomba. Fra i presenti il presidente di Coldiretti del Fvg Dario Ermacora.

 

Il Crostis passa l’esame della Carnia Classic

di Alessandro Cesare

Sono passati lungo i tornanti sui quali i professionisti, nel maggio 2011, si erano rifiutati di transitare. Hanno percorso la Panoramica delle Vette, hanno scalato il Monte Crostis e hanno “mangiato” l’asfalto sulla discesa verso Ravascletto. Più forti anche del maltempo. Gli oltre 600 concorrenti della Carnia Classic, ieri, hanno riacceso i riflettori sulle strade snobbate dal Giro d’Italia, dimostrando una volta di più come il ciclismo non professionistico, attraverso passione ed entusiasmo, sia capace di creare quel movimento turistico che, non sempre, i campioni blasonati riescono a garantire. Il ciclismo quindi si riconferma un veicolo straordinario per promuovere il territorio e per richiamare i turisti. La Carnia ora deve fare di tutto per trasformare l’appeal di salite come Crostis e Zoncolan in indotto per l’economia locale. Un passo importante in tal senso, l’ha fatto la Carnia Bike con l’organizzazione della Carnia Classic. «La soddisfazione è generale – commenta Enzo Cainero, che ieri ha seguito la tappa a bordo di una motocicletta, dopo le fatiche sui pedali del giorno precedente – l’evento è andato molto bene. Gli atleti sono partiti sotto la pioggia, che è scesa fino alle prime gallerie di Sauris, ma poi il tempo è stato clemente e ci ha dato una grande mano. Il percorso ha dimostrato di essere molto adatto per una corsa a tappa, anche se va superato ancora qualche aspetto organizzativo. La felicità per come sono andate le cose è comunque notevole». Dopo la partenza da Tolmezzo, che ha visto ancora al via i testimonial Giorgio Di Centa e Alessandro Pittin, il gruppo ha attraversato Villa Santina, Ampezzo e Sauris prima di attaccare Casera Razzo. Una salita che ha fatto la prima selezione, con una quindicina di corridori che hanno preso un vantaggio piuttosto consistente. Dopo Comeglians e Tualis però, sulle prime asperità verso il Crostis, sono stati tre i corridori ad andare in fuga, Alfonso Falzarano, Devis Miorin e Primoz Roglic, con i primi due che si sono contesi il traguardo finale di Tolmezzo. Una gara che si è svolta in assoluta sicurezza e anche sul tratto di sterrato che aveva fatto tanta paura ai professionisti durante il Giro d’Italia del 2011, tutto è filato liscio, con soltanto otto forature tra i concorrenti della Carnia Classic. «È stato incredibile – afferma dopo la linea di traguardo un ciclista campano – dopo lo Zoncolan pensavo che non mi sarei più stupito di nulla, e invece il Crostis e la Panoramica delle Vette mi hanno proprio impressionato. Il percorso di questa Gran Fondo era incredibilmente suggestivo». E visto che l’obiettivo della Carnia Classic è soprattutto quello di promuovere il territorio carnico, Carnia Welcome ha pensato di premiare gli ultimi due concorrenti, una coppia di Bormio, con un buono omaggio del valore di 150 euro. Emanuela Rezzoli e Arrigo Canclini, potranno tornare in Carnia per spendere il loro bonus in una delle strutture ricettive della zona. Anche questo può essere un modo per fare turismo, come la scelta, sempre promossa da Carnia Welcome insieme a Cussigh Bike, di dotare alcuni alberghi di biciclette usate di alta qualità da mettere a disposizione dei turisti. «Abbiamo fornito le strutture di Arta Terme, Ravascletto, Sauris e Forni Avoltri di 150 biciclette da corsa o mountain bike – spiega il presidente di Carnia Welcome, Massimo Peresson – creando anche sei piccole officine negli uffici di Turismo Fvg o negli alberghi diffusi, dove i ciclisti possono trovare pezzi di ricambio o assistenza». Una scelta strategica, visto che una delle lacune che fin’ora si imputava al territorio carnico, era proprio la mancanza di servizi su misura per gli amanti delle due ruote. La Carnia, una volta di più, dimostra di credere nel turismo ciclabile per il suo presente e soprattutto per il suo futuro. Tornando alla Carnia Classic, il movimento di persone portato nel centro di Tolmezzo, ha fatto molto piacere al sindaco Dario Zearo: «Siamo riusciti a riempire Tolmezzo e a dar vita ad un evento importante – afferma – a conferma della capacità di questo territorio di ospitare eventi che hanno la bicicletta come protagonista». Chi si aspettava però gli stessi numeri della Carovana Rosa è rimasto un po’ deluso, come il sindaco di Ovaro, Romeo Rovis: «Purtroppo gli eventi collaterali che abbiamo promosso hanno ottenuto una scarsa partecipazione. La Carnia Classic doveva sostituire il Giro d’Italia in quest’anno di pausa, ma non è riuscita a portare la stessa mole di pubblico. Comunque è stata certamente una manifestazione importante che ha avuto il merito di riportare l’attenzione delle due ruote sulla nostra terra». Calato il sipario sulla Gran Fondo, Zoncolan e Crostis resteranno a disposizione degli amanti della bicicletta ancora per un mesetto, prima del meritato letargo invernale.