Friuli: il 21/01/12 convegno “Vigna – ricerca – ambiente – vino. Tutelare il saper fare e innovare nella produzione del vino”

dal MV di oggi

Il ritorno al futuro della viticoltura: ne parleranno importanti esperti e studiosi italiani e stranieri sabato 21 gennaio al Cirve di Conegliano, in occasione del convegno “Vigna – ricerca – ambiente – vino. Tutelare il saper fare e innovare nella produzione del vino”. A chiamarli a raccolta sono stati i friulani Simonit&Sirch, quei Preparatori d’uva che hanno aperto la prima (e ancor unica) Scuola permanente di potatura della vite e, dal Friuli dove hanno iniziato a lavorare, osservare e sperimentare oltre 20 anni fa, applicano ormai il loro metodo di potatura “ramificata” in una sessantina fra le principali aziende italiane e austriache. Alla loro proposta hanno aderito importanti realtà scientifiche (iscrizioni: [email protected], telefono 0432.752417). «Siamo partiti dalla consapevolezza che la vite è una liana e come tale si comporterebbe se non fosse addomesticata dall’uomo – spiega Simonit -. Tale addomesticazione è passata nei secoli nelle varie forme di allevamento che si sono via via sviluppate nelle varie zone, fino alla viticoltura attuale. In base a queste riflessioni, il nostro metodo di potatura Simonit&Sirch si è evoluto in questi anni alla ricerca di dare alla vite una struttura legnosa “ramificata”, in grado di accrescersi col passare degli anni. Questo, per assecondare il naturale sviluppo della pianta e ridurre gli aspetti negativi dell’“addomesticamento” (a iniziare da patologie e mortalità precoce dei vigneti, conseguenze delle ferite provocate da un’errata potatura). I risultati sono stati sorprendenti. Siamo perciò convinti che va ripensato il modo di progettare i vigneti del futuro: questa è la scommessa del nuovo “rinascimento viticolo” che ci aspetterà nei prossimi decenni». L’organizzazione deltante convegno ben si inserisce nell’attività e nella filosofia di Simonit&Sirch, che affiancano al loro lavoro (che sta destando sempre più interesse anche all’estero, dove la problematica del precoce invecchiamento dei vigneti è sentita tanto quanto in Italia) il rapporto con il mondo scientifico (da anni i risultati delle potature secondo il loro metodo sono studiati dal professor Scienza dell’Università di Milano e dalla professoressa Mugnai dell’Università di Firenze), la divulgazione (la Scuola italiana di potatura vite è ormai giunta al terzo anno, con sede nelle 10 principali regioni vinicole della penisola e come partner istituzioni autorevoli), la sperimentazione continua. In quest’ottica, hanno anche istituito Next in Wine, un premio ai giovani talenti della vigna. Consegnato a Roma, nella prestigiosa cornice della presentazione della Guida Ais 2012, ha visto premiati Pierpaolo Di Franco e Davide Fasolini dell’azienda Dirupi di Ponte di Valtellina.