Friuli: il gioco d’azzardo sta diventando un fenomeno incontrollabile


di Maurizio Cescon

Sull'altare del gioco d'azzardo ogni friulano "brucia" 866 euro l'anno, il 3,13% del Prodotto interno lordo. Ma il dato, frutto di un'inchiesta nazionale de "Il Sole 24 ore" che tiene conto solo di superenalotto, lotto, lotterie, gratta e vinci il cui concessionario è lo Stato, non considera i casinò sloveni e austriaci che circondano la nostra provincia e che ogni sera accalappiano migliaia di prede. Quindi, per quanto riguarda Udine, la cifra potrebbe essere ben più alta e superare tranquillamente i mille euro pro capite. In regione, in questa particolare graduatoria, vince (si fa per dire) Gorizia (33esimo posto in Italia) con 1.031 euro a testa (più di 80 al mese) per rincorrere la fortuna  seguita appunto da Udine (69esimo posto) con 866, a ruota Pordenone (72esimo posto) con 838 euro e infine Trieste (75esimo posto) con 816 euro. Al vertice nazionale c'è la provincia di Pavia dove ogni abitante tira fuori dal portafoglio addirittura 2.125 euro, quasi l'8% del Pil annuo. Fanalino di coda è la siciliana Enna con appena 436 euro pro capite. Il valore complessivo del gioco in Italia è arrivato a 61 miliardi di euro (anno 2010) e, secondo gli esperti, nel 2011 salirà ancora, fino forse a toccare i 70 miliardi di euro, vale a dire un paio di leggi finanziarie. Chi sicuramente si frega le mani (a parte pochi fortunatissimi che hanno la ventura di accaparrarsi i montepremi milionari) è lo Stato. Le entrate per l'Erario sono in costante aumento e hanno superato i 9 miliardi di euro, diventando una delle voci più importanti. Fin qui le aride cifre. Ma perchè gli italiani (e con loro i friulani) giocano in modo così massiccio? «L'offerta è aumentata – sostiene lo psicoterapeuta Rolando De Luca, che dal 1993 si occupa di dipendenze da azzardo – i giochi istantanei sono deleteri, così come quelli on-line, fruibili in particolare dai più giovani, che diventano una delle categorie più esposte al pericolo. E poi c'è la pubblicità di scommesse e ipotetiche maxi vincite, che dovrebbe essere azzerata. Le somme spese dai friulani si commentano da sole, non c'è bisogno di analisi particolari per dire che sono preoccupanti. Io mi chiedo se una società e un'economia in crisi come la nostra possano reggere un'erosione così forte del reddito per acquistare carta straccia. Infatti, con l'azzardo di Stato, tutti perdono. Chi vince un piccolo gruzzolo lo reiveste nel gioco, chi fa il colpo clamoroso si rovina in breve. E' un fenomeno dilagante, temo sia impossibile controllarlo o contrastarlo».