Friuli: la giunta corre in soccorso di Promotur, in rosso per 16 milioni

di Paolo Mosanghini

Promotur cambia e diventa una società regionale. Ma per ripartire il bilancio dev’essere ripianato. E la maggioranza mette 16 milioni di euro nelle variazioni di bilancio che andranno in aula a fine giugno. Ieri il via libera della giunta regionale. «Abbiamo inserito 14 milioni per ripianare i bilanci e altri due milioni per le spese dell’ente – spiega l’assessore regionale alle finanze Sandra Savino –. Promotur è un ente che ha una sua storia, deve la sua programmazione a sei poli sciistici importanti del Friuli Venezia Giulia e ha un ruolo di tenuta sociale ed economica significativa in un territorio svantaggiato come quello della montagna», sono ancora le parole dell’assessore. L’ultimo bilancio da società autonoma di Promotur, prima cioè della sua trasformazione in agenzia a completo controllo regionale, si chiuderà con un passivo superiore ai 3 milioni di euro. Il documento contabile, che andrà discusso e approvato nell’assemblea di giugno, per il terzo anno consecutivo sarà pesantemente in rosso, accusando perdite per 3,2 milioni di euro, dopo i “buchi” di 2,2 milioni di euro nel 2011 e di 3,3 milioni di euro nel 2010. Cifre negative a cui vanno sommati gli ammortamenti ai quali Promotur è soggetta, quasi 1 milione di euro per la restituzione dei prestiti ottenuti o dei mutui accesi per il piano di investimenti degli ultimi anni (pari a 300 milioni di euro). Nel momento in cui il bilancio sarà chiuso quindi, passività e ammortamenti, una volta sommati, sono destinati a superare i 4 milioni di euro. Due le principali ragioni che starebbero dietro al “buco” di Promotur per questo 2012: maggiori costi di gestione dei cinque poli sciistici del Friuli Venezia Giulia a causa di una prolungata assenza di neve fresca e il mancato incasso di alcuni crediti dovuti da privati e imprese. E dal Pd arrivano le critiche. «È singolare apprendere che con la manovra di assestamento di bilancio una parte consistente serva a ripianare il deficit di Promotur», afferma il capogruppo Gianfranco Moretton. Ricordando che «la riforma che ha trasformato Promotur in agenzia doveva essere un toccasana per il turismo montano», Moretton nota che «le cose non stanno in questi termini se ora si scopre che il deficit passa da tre milioni di euro a 14. E pensare che Tondo – conclude – dovrebbe essere il presidente che riduce i debiti».