Friuli: la regione armonizza la normativa carburanti con le liberalizzazioni del governo Monti

Il disegno di legge energia/carburanti portato oggi in Giunta dal vicepresidente Luca Ciriani contiene al II titolo le disposizioni relative ai carburanti, con una serie di norme innovative, al passo con le recenti liberalizzazioni effettuate dal Governo Monti.
“Disciplinare in Friuli Venezia Giulia il tema dei carburanti – ha commentato Ciriani – è strategico. Abbiamo tenuto conto in questa norma degli interessi di tutti i soggetti: dai cittadini che chiedono un servizio moderno e un ambiente tutelato al sistema economico che richiede strumenti per garantire una corretta distribuzione da un lato, ed un ritorno economico concorrenziale per gli addetti del settore. Il bilanciamento degli interessi si ottiene attraverso una gestione puntuale ed attraverso una liberalizzazione che sia coerente con il nostro territorio”.
La nuova normativa punta a una evoluzione del sistema di distribuzione dei carburanti: tutti i nuovi distributori apparterranno a quella che oggi è la categoria delle stazioni di servizio e non vi sarà distinzione tra i procedimenti di autorizzazione di impianti autostradali e quelli posti sulle altre tipologie di viabilità. I procedimenti autorizzativi dei nuovi impianti saranno infatti semplificati rispetto al passato ricomprendendoli in un’autorizzazione unica.
La liberalizzazione attuata dalla nuova normativa riguarda innanzitutto l’abrogazione della vecchia legge che prevedeva la programmazione della rete dei distributori, con aperture di impianti condizionate a chiusure di altri, al rispetto di distanze reciproche. La liberalizzazione in Friuli Venezia Giulia si perseguirà inoltre dando la possibilità ai gestori dei distributori di ampliare il settore di vendita, attivandosi liberamente anche in campi “non-oil”: si otterranno così impianti più accessibili, maggiormente confortevoli, con servizi per gli utenti ed estendendo anche la rete di vendita ad altri prodotti quali il gas metano, il GPL e i carburanti ecologici. Tutti gli impianti, anche quelli esistenti, dovranno poi dotarsi in tempi brevi di servizio self-service pre-pagamento, in linea con le recenti norme nazionali.
“Una nuova rete di distributori, che sul territorio verrà indotta e facilitata della nuova normativa regionale – ha spiegato Ciriani – sarà realizzata sia grazie alla semplificazione normativa introdotta con il procedimento unificato, sia grazie alla libera localizzazione dei distributori, fatta sempre salva la potestà urbanistica dei Comuni che potranno altresì, nei propri piani urbanistici, escludere le aree in cui i distributori non potranno essere installati”.
Importante aspetto del disegno di legge è quello che prevede, entro la fine del 2012, la conclusione del processo di chiusura delle stazioni di servizio attualmente fuori norma: “un processo obbligatorio – ha detto Ciriani – che vede deroghe solo nelle zone svantaggiate di montagna. Negli altri territori, qualora i Comuni continuassero a non agire, verranno nominati dei commissari ad acta che provvederanno d’ufficio”.
“La liberalizzazione – ha concluso Ciriani – porterà così ad ottenere una rete di distribuzione carburante più moderna ed efficiente, ritagliata sulle esigenze dei cittadini ed attestata sugli standard europei con almeno 2-2,5 milioni di litri/anno di venduto per impianto”.