Friuli: la rustica eleganza del Papavero

di CRISTINA BURCHERI

Lo sai che i papaveri son… molto belli in giardino? Sintesi di piacevolezza ornamentale, rustica eleganza e pregnanza simbolica per il suo carattere effimero, fin non molto tempo il papavero era criticato aspramente dai giardinieri ed oggi rivalutato pienamente. Il genere Papaver – come scrive Ippolito Pizzettini nella Grazantina dedicata a “Fiori e giardino” – comprende circa un centinaio di specie diffuse sia nelle regioni mediterranee, in territorio armeno-persiano, Una specie ci trova anche in Africa meridionale, un’altra nell’Australia tropicale. Quello del papavero è un fiore semplice, estremamente delicato, da sempre oggetto di leggende. Nella mitologia classica è il fiore della consolazione. In Ucraina i papaveri si usano per decorare le uova pasquali, mentre in Russia simboleggiano la bellezza fugace della gioventù. Durante la Grande Guerra, in Inghilterra si diffuse la tradizione ancora oggi in auge di porre ghirlande di papaveri per celebrare e ricordare i valorosi combattenti morti sul campo di battaglia. Abituati al comunissimo e simpatico, “rosolaccio” (Papaver rhoeas), proviamo ad andare oltre. Delle ben 70 specie diverse, senza contare altri generi molto simili – come l’americano Eschscholzia – segnaliamo, per incuriosirvi: il giallo P. nudicaule “Champagne Bubbles” ed il raffinato quanto semplice P. atlanticum. Sui toni del rosa-viola c’è il P. rhoeras “Mother of Pearl”, il P. orientale “Helen Elisabeth”, lo spettinato P. “Carnation Flowered”. Magnifici sono i petali arancioni del P. rupifrangum e del P. laterinium. Su simili tonalità anche il P. nudicale “Illumination” ed il P. heldreichii. Generalmente il papavero è una pianta semplice da coltivare. Predilige terreni calcari e ben drenati e non necessita di tanta acqua, potendo resistere per lunghi periodi alla siccità. Importante è annaffiare regolarmente ogni 15-20 giorni, lasciando sempre asciugare bene il terreno tra un’annaffiatura e l’altra. Da marzo a settembre è sempre bene aggiungere del concime per piante fiorite all’acqua delle annaffiature almeno una volta al mese. Le annaffiature vanno sospese nel periodo invernale. Di coltura più complessa è il P. alpinum, che forma cespuglietti bassi e si presenta con fiori profumati dai petali bianchi nella subspecie burseri, giallo dorato nella kerneri.