Friuli: l’Arpa segue l’evoluzione della nuvola proveniente dal Giappone

Le masse d’aria provenienti dal Giappone, nel loro movimento verso l’oceano Pacifico e gli Stati Uniti, hanno gradualmente perso il loro contenuto iniziale di radioattività. I livelli di radioattività misurati sulla costa occidentale degli Stati Uniti e riportati dall’Ente per la Protezione dell’Ambiente sono bassissimi, così come quelli misurati in Islanda. I livelli in Italia saranno quindi talmente bassi da essere difficilmente rilevabili con i normali sistemi di misura e comunque di nessuna rilevanza dal punto di vista sanitario. Qualunque tipo di precauzione, quali iodio profilassi o riparo al chiuso, risulta quindi del tutto fuori luogo.

Tutti i risultati delle misure giornaliere effettuate sino ad oggi in Italia, comprese quelle effettuate da ARPA FVG, non hanno evidenziato anomalie rispetto a quanto rilevato precedentemente all’incidente.

ARPA Friuli Venezia Giulia continuerà a seguire l’evolversi della situazione e ad effettuare tutte le misure necessarie. Qualunque eventuale variazione rispetto ai livelli di fondo naturale verrà comunicata.

Informazioni dettagliate e continuamente aggiornate sull’incidente e sull’evoluzione della contaminazione in Giappone ed in Italia possono essere reperite sul sito dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale: http://www.isprambiente.gov.it/site/it-IT/Archivio/Documenti_Home_Page/Documenti/emergenzanuclearegiappone.html