Friuli: lutto per la scomparsa del drammaturgo Miklos Hubay


di Andrea Valcic

Senza grandi epitaffi se ne è andato Miklos Hubay, uno dei più grandi drammaturghi europei contemporanei. Era nato nel 1918 ed è morto pochi giorni fa a Budapest. Negli anni della guerra diresse a Ginevra la rivista "Nouvelle revue de Hongrie", intorno alla quale si raggrupparono gli intellettuali della Resistenza. Ha insegnato all'Accademia di arte drammatica di Budapest (1948-54), all'università di Firenze (1974-88), ed è stato presidente dell'Associazione scrittori ungheresi (1982-87). Un uomo di minoranza, come lui stesso si descrisse: «Sono nato a Nagyvarad in Transilvania mentre passava alla Romania e mentre l’epidemia spagnola mi toglieva il padre. Ero minoranza e orfano. Come non essere segnati da tutto ciò?»

 

      Per uno strano destino l’incontro con Danilo De Marco, il fotografo udinese e la riscoperta di un suo vecchio manoscritto da cui venne tratto, con la traduzione di Federico Rossi, un dramma dal titolo "In fin il cinidor", dove viene rappresentata la morte di una lingua. Un teatro di impegno civile che il Friuli non deve dimenticare, adesso che anche per Miklos è giunto il grande silenzio.