Friuli: sciopero del trasporto pubblico il 19/02/2010


Uno sciopero di quattro ore e’ stato proclamato per venerdi’ prossimo, 19 febbraio, da FiltCgil, FitCisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, UglTrasporti, Fast nel trasporto pubblico locale e nel trasporto ferroviario in Friuli Venezia Giulia. La protesta, spiega in una nota la segretaria della FitCisl del Friuli Venezia Giulia, Lilli Bigoni, e’ a sostegno del negoziato sul nuovo contratto della mobilita’. Nel trasporto ferroviario lo sciopero e’ stato indetto dalle 10.01 alle 14.01. Nel trasporto pubblico locale orari diversificati nelle diverse province: a Trieste lo sciopero sara’ attuato dalle 9 alle 13, a Gorizia dalle 16 alle 20, a Pordenone dalle 16,30 alle 20,30; a Udine dalle 16,45 alle 20,45

Una risposta a “Friuli: sciopero del trasporto pubblico il 19/02/2010”

  1. Aggiornamento del 18/02/2010

    Domani treni e autobus fermi, per i pendolari sarà un calvario. Inevitabili i disagi. I ferrovieri incroceranno le braccia dalle 10 alle 14, mentre il personale della Saf lo farà dalle 16.45 alle 20.45. Considerato che alla giornata di protesta per il mancato rinnovo del contratto hanno aderito la Filt-Cgil, FitCisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugltrasporti e Fast si stima che l’80% dei lavoratori incrocerà le braccia.
     

    «Il contratto unico per i ferrovieri e gli autoferrotranvieri è scaduto il 31 dicembre 2008 e la trattativa si è interrotta» riferisce il segretario regionale della Filt-Cgil, Silvano Talotti, secondo il quale l’adesione alla protesta sarà quasi totale. «Purtroppo – aggiunge – con notevoli disagi per l’utenza. Vorremmo evitare tutto ciò, ma al momento non esiste altra soluzione».
    I disagi, insomma, non mancheranno. Soprattutto nel pomeriggio visto che in provincia (a Gorizia, Pordenone e Trieste la protesta sarà attuata in fasce d’orario diverse) gli autobus e i pullman si fermeranno proprio alla fine dei turni di lavoro. È molto probabile che in previsione di andare incontro a disagi molti pendolari, domani, decidano di arrivare in città con mezzi propri provocando un inevitabile aumento del traffico. Non a caso la Saf, la società che gestisce il trasporto pubblico locale, sta dando ampia informazione sulla protesta: «Considerato che le fasce protette sono garantite, i problemi più grossi – fa notare il direttore dei servizi Saf, Paolo Zaramella – emergeranno al rientro».
    «Auspichiamo che i viaggiatori comprendano la nostra protesta anche perché non c’è alcuna possibilità che lo sciopero venga revocato» avverte Talotti prima di aggiungere: «L’adesione sarà alta perché con questo contratto pensiamo di tutelare i lavoratori interessati dai processi di liberalizzazione delle attività». Dello stesso avviso il segretario regionale della FitCisl, Lilli Bignoni, per la quale «il nuovo contratto resta un obiettivo irrinunciabile rispetto alle trasformazioni prodotte dalle liberalizzazioni, dai rapporti con la committenza pubblica e dall’ingresso nel mercato di nuovi soggetti imprenditoriali

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