Friuli: se la Polizia rimanesse senza benzina, lanciata una raccolta di firme di protesta


di Ilaria Purassanta

Polizia senza benzina. Da lunedì tutte le volanti del Friuli rimarranno a secco, se non arriveranno i rifornimenti di carburante. A Gorizia i contingenti bastano solo per dieci giorni. Meno drammatica ma altrettanto grave la situazione nelle province di Trieste e Pordenone, dove le scorte dureranno circa un mese. E poi? Il Sap del Fvg annuncia una campagna informativa a tappeto fra i cittadini sulle conseguenze dei tagli operati al comparto sicurezza dalla Finanziaria. Sarà lanciata anche una raccolta di firme per appoggiare la protesta. Banchetti e presidi saranno allestiti sul territorio regionale. «In provincia di Udine abbiamo ancora autonomia fino alla fine della settimana – lancia l’allarme il segretario regionale del Sap Olivo Comelli – se non saranno erogati i contributi e non saranno garantiti i contingenti di carburante da lunedì non avremo più benzina per mandare fuori le volanti  Anche nel resto del Friuli Venezia Giulia la situazione è grave: ci sono scorte appena per un mese. Nemmeno quando eravamo in austerity vivevamo una condizione così drammatica. Se manca il carburante ci saranno meno volanti e poliziotti sulle strade e a vigilare sul territorio, in un momento di recessione economica che inevitabilmente ha fra le sue conseguenze un aumento della criminalità e del degrado sociale. Questo non è soltanto un problema delle forze dell’ordine ma penalizza tutta la comunità, perché ci saranno ripercussioni sulla sicurezza in Fvg». Il consiglio comunale di Trieste ha approvato all’unanimità una mozione, invitando il sindaco a segnalare a Prefetto e Questore la preoccupazione della cittadinanza in merito alle conseguenze dei tagli – segnalati dalle forze dell’ordine – ai fondi pubblici sulla sicurezza e sul controllo del territorio. Di recente, Sap e Siulp hanno promosso, inoltre, una manifestazione davanti alla Prefettura di Trieste per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. «Ovunque si sta razionando il carburante, anche i Carabinieri sono nelle medesime condizioni nostre – sospira Romeo Tuliozzi, segretario regionale del Siulp –. A Tarvisio, addirittura, i turni di servizio si fanno con i posti fissi di controllo e non più in movimento, vigilando sul territorio, per risparmiare benzina. La pattuglia sta ferma due ore in un luogo e poi si sposta. È soltanto grazie allo spirito di sacrificio dei poliziotti, che ci mettono del loro e anche di tasca loro, che non vi sono stati finora problemi per la sicurezza dei cittadini. Il Governo aveva promesso maggiori controlli e più sicurezza: questi invece sono i fatti». «Questa estate la scuola nautica non ha potuto uscire con l’imbarcazione – segnalava dal canto suo il segretario provinciale del Sap di Trieste Lorenzo Tamaro – perché a secco. Il problema è stato risolto, a Duino, con il contributo del Comune». «Abbiamo scorte per 10 giorni con i consumi attuali – scuote la testa Angelo Obit, Sap di Gorizia – se non ci sarà l’auspicata integrazione. Stiamo finendo anche i buoni benzina». I buoni sono spendibili soltanto nei distributori convenzionati (e dunque vincolati agli orari del gestore) mentre solitamente si faceva il pieno alle pompe della caserma (ora quasi a secco). La carenza di carburante non è l’unico problema: mancano infatti persino articoli di cancelleria e non ci sono i soldi per la manutenzione dei veicoli. Se un’auto si rompe, rimane ferma.