Friuli: via libera alla nuova viabilità per l’Aussa Corno

«Se tre Comuni hanno tre posizioni diverse tra loro diventa difficile trovare soluzioni condivise. La riunione di oggi con i sindaci dei Comuni di San Giorgio di Nogaro, Torviscosa e Porpetto conferma una diversità di vedute che auspicavo superabile. Le tre amministrazioni hanno prospettato oggi tre idee diverse per offrire all’Aussa Corno e al suo sistema industriale  una nuova viabilità che garantisca il collegamento con l’autostrada A4 oltre al secondo accesso, sulla cui esigenza peraltro tutti – Regione, Provincia di Udine ed enti locali – sono concordi nel ritenerla indispensabile». «Allo stato, quindi, qualsiasi “via d’uscita” complessiva appare impraticabile». Lo ha sottolineato l’assessore regionale alla Viabilità e Trasporti, Riccardo Riccardi (nella foto), al termine della riunione, oggi ad Udine, con i sindaci Pietro Del Frate (San Giorgio di Nogaro), Roberto Fasan (Torviscosa) e Pietro Dri (Porpetto), il vicepresidente della Provincia Fabio Marchetti, il presidente del Consorzio per lo sviluppo industriale dell’Aussa Corno, Cesare Strisino, e il consigliere regionale Paride Cargnelutti. «Siamo di fronte ad un bivio: restare fermi o procedere intanto almeno per la realizzazione del by pass di Villalta» (in comune di Porpetto), ha rilevato Riccardi, ottenendo l’assenso della Provincia di Udine ad avviare quanto necessario per la realizzazione dell’opera per la quale si prevede una   disponibilità a bilancio di 12,1 milioni di euro.

 
«Un’opera di impellente necessità», ha confermato il vicepresidente Marchetti, «che viene quanto meno a risolvere uno dei problemi che affliggono la viabilità della Bassa Friulana», ha osservato lo stesso Riccardi. «Poiché credo, e su questo tutti sono d’accordo, che occorra dare una risposta alle prospettive di sviluppo dell’Aussa Corno, ho richiesto ai sindaci di San Giorgio e Torviscosa, con la “regia” del Consorzio, di ritrovarsi ed individuare una soluzione condivisa, che mi attendo nell’arco di alcune settimane». «Se tale soluzione non fosse trovata – ha rimarcato l’assessore regionale – mio malgrado sarò costretto a proporre il trasferimento dei finanziamenti sin qui accantonati, pari a circa 40 milioni di euro, su altre importanti infrastrutture che il territorio del Friuli-Venezia Giulia attende».