Gemona: i sindaci approvano il Pal per un ospedale di valore

di Giusy Gubiani.

La conferenza dei sindaci dell’Ass 3 Alto Friuli approva il Piano attuativo locale 2013, documento base della programmazione sanitaria dell’azienda: integrato l’emendamento che prevede nel presidio ospedaliero gemonese la conservazione dell’urgenza chirurgica e stabilito la destinazione di 600 mila euro per il proseguimento degli interventi di risanamento del tetto della struttura stessa. L’azienda proporrà inoltre l’acquisto del mammografo digitale e il rinnovo della Tac nella sede gemonese nel caso di ulteriore disponibilità finanziaria. Il Pal, predisposto dall’Ass 3 sulla base delle linee di gestione individuate dalla Regione nel suo Piano socio-sanitario (Pssr), definisce gli obiettivi annuali, le risorse disponibili e i criteri di finanziamento dell’Azienda Alto Friuli per il 2013. Nel dettaglio, il documento garantisce l’efficace prosecuzione dei livelli di assistenza erogati nel 2012, mantenendo gli stessi standard di qualità recentemente riconosciuti dalla Joint Commission. Ulteriori elementi previsti sono: il contenimento dei tempi d’attesa e della spesa farmaceutica, il potenziamento dell’assistenza territoriale e il monitoraggio dell’integrazione socio-sanitaria, in un approccio generale di futura caratterizzazione delle funzioni giudicato dalla direzione sanitaria indispensabile per la sostenibilità di tutte le strutture ospedaliere del territorio. Tenuto conto della riduzione di finanziamento per il 2013 di un milione 250 mila euro dovuta alla spending review e della totale mancanza di stanziamento previsti da parte della Regione finalizzato a investimenti, l’Ass 3 potrà solo benificiare del 50% degli utili dell’anno 2011, pari a 951 mila euro. Di questi, 600 mila sono destinati al presidio gemonese per i lavori di risanamento del tetto, mentre 325 mila potranno essere impiegati per l’acquisto di beni mobili e attrezzature finalizzati a mantenere in sicurezza il patrimonio tecnologico e mobiliare aziendale, a Tolmezzo o Gemona. Approvazione quindi del Pal 2013, ma i sindaci puntualizzano l’insostituibile identità di ospedale di rete per i due nosocomi, la necessità di un servizio Rmn fissa nell’ambito Alto Friuli, nonché il rispetto dei tempi d’attesa per le prestazioni ambulatoriali. Inoltre, auspicano che i presidi siano oggetto di previsione di continuità delle attività di consolidamento anti-sismico e che le future scelte regionali in materia di organizzazione territoriale siano condivise col territorio.