Gemona: in castello il museo del terremoto, la festa sarà recuperata all’Epifania del Tallero

di Maura Delle Case

Il secolo scorso, prima che il terremoto la rendesse impraticabile, l’area del castello è stata centrale nella vita della città alta. Quel luogo, dove i gemonesi amavano ritirarsi in cerca di un po’ di pace, di un affaccio abbastanza suggestivo per ospitare i loro “convegni amorosi”, di un palcoscenico per momenti di aggregazione magistralmente diretti dalla Pro Glemona, sarà restituito alla vita del centro storico nel giro di quattro anni, ma finiti i cantieri cosa nel sarà del sito? Alla partecipata cerimonia della prima pietra, che ha segnato sabato il riavvio dei cantieri sul colle, se lo sono chiesti in molti. E noi, quella domanda, l’abbiamo girata al sindaco che spiega come i 1200 giorni previsti dall’appalto per il completamento dell’intervento serviranno all’amministrazione comunale appunto per decidere il futuro del castello. Ma Paolo Urbani un’idea già ce l’ha. «Chiamiamolo sogno – precisa il primo cittadino – perché non sembri tutto già deciso. Una volta ricostruito il maniero vorrei tornasse ad essere il cuore pulsante del nostro centro, specie nei mesi estivi, quando potremo tornare sul colle in cerca di un po’ di refrigerio e di tranquillità. Nei locali ricostruiti delle ex carceri penso a una destinazione mista, in parte di natura commerciale, in parte museale. Per garantire ai visitatori la possibilità di usufruire di un locale pubblico l’ideale sarebbe poter disporre di un piccolo bar, mentre nella parte restante dei locali credo saranno ospitate delle esposizioni. In lizza ce ne sono due: una sui reperti rinvenuti proprio sul colle in occasione degli scavi archeologici condotti dalla Soprintendenza, l’altra, naturalmente, è quella sul terremoto. Si tratta per ora d’ipotesi, che saranno attentamente vagliate da qui alla fine del maxi cantiere prevista per il 2015». L’appalto dei lavori di ripristino statico e funzionale delle carceri del castello e della torre dell’Orologio sono stati recentemente aggiudicati, ricordiamolo, per poco meno di 3 milioni di euro al raggruppamento temporaneo di imprese tra il Consorzio Veneto cooperativo di Marghera e l’impresa Polese di Sacile con un considerevole ribasso d’asta pari al 44% ovvero a 1,6 milioni di euro. «Questo risparmio – assicura il sindaco Urbani – dovrà restare a disposizione, come prevede la legge, fino a lavori ultimati quando potremo eventualmente pensare di riutilizzarlo per futuri interventi sul colle penso alla riqualificazione della salita Elti Zignoni e alla risalita automatizzata per la quale abbiamo proprio recentemente pubblicato il bando relativo al concorso d’idee». A palazzo Boton c’è grande soddisfazione per com’è andata la cerimonia di sabato. Nonostante il maltempo in piazza sono arrivate molte persone, «segno – afferma il primo cittadino – di quanto i gemonesi sono legati al loro castello». Peccato per il maltempo che ha costretto l’ente a cancellare parte del programma e in particolare lo spettacolo di multivisione e l’incendio del castello. «Saranno recuperati nell’ambito delle prossime festività – fa sapere Urbani – probabilmente durante le celebrazioni dell’Epifania del Tallero».