Gemona: ossa e monete nella torre sotto il duomo, tornano alla luce i reperti risalenti almeno all’anno mille

di Maura Delle Case.

La storia della città potrebbe custodire qualche segreto che ancora oggi dev’essere svelato. A suggerirlo è la torre che i volontari dell’associazione Valentino Ostermann sono riusciti a mettere completamente in luce sotto la sacrestia del duomo di Santa Maria Assunta. Si tratta di una struttura a pianta quadrata, risalente almeno all’anno mille, le cui dimensioni sono imponenti, basti pensare che ha un lato di circa nove metri e che lo spessore dei muri è pari a ben un metro e mezzo. Dopo quasi quattro anni di lavori, gli scavi sono ormai al capolinea. «Abbiamo raggiunto il basamento del manufatto, che in origine poteva essere sia il campanile del duomo che una torre», ci ha spiegato ieri uno degli animatori dell’associazione, Enzo Forgiarini, accompagnandoci a visitare il sito assieme a Gianfrancesco Gubiani, altro punto di riferimento per il sodalizio. In quasi quattro anni di scavi, coordinati dall’archeologo Davide Casagrande per conto della Soprintendenza,

continua aleggere l’articolo dal sito del Messaggero Veneto