Gemona perde il Cinema; si salva il teatro

Brutta cosa se in un paese chiudono il bar e il negozio di alimentari; ma è una brutta cosa anche se in una cittadina chiude il Cinema, punto di aggregazione a Gemona da moltissimi anni; una di quelle istituzioni che sembrava non dovessero chiudere mai e invece … Niente di fatto per il Cinema Sociale di Gemona. La gara indetta dal Comune per affidarne la gestione é infatti andata deserta e ora, per la sala di spettacolo, si prospetta una triste stagione di chiusura. A nulla infatti sono valsi i tentativi messi in campo dall’amministrazione comunale .
Il sindaco Gabriele Marini anche recentemente era ritornato a bussare a più porte. La sala del Sociale resterà buia se non per le otto giornate in cui sono già programmati a cura dell’Ert altrettanti spettacoli teatrali che, come promesso, saranno garantiti. A chiarirlo é lo stesso Marini: «Per le proiezioni cinematografiche così sui due piedi non possiamo far nulla, mentre per la stagione teatrale già programmata dall’Ente regionale teatrale provvederemo a individuare una cooperativa che garantisca i servizi minimi. Vale a dire apertura e chiusura della sala, pulizia e assistenza». Il prossimo passo, da mettere a segno nel minor tempo possibile, è quindi quello inerente la predisposizione di un apposito bando di gara per l’assistenza alla stagione teatrale, mentre sul fronte cinema ci vorranno ben altri tempi per ovviare a una chiusura che sembra sempre più definitiva. Lo ammette lo stesso sindaco: «Dopo questa gara andata a vuoto la situazione si fa ancor più complicata certo é che una volta sistemata la stagione teatrale dovremo riprendere a ragionare sul da farsi. Nel passato bando ci sono state infatti alcune condizioni che gli ipotetici gestori hanno reputato antieconomiche, anche se devo dire che a noi non erano di certo parse tali. Mi riferisco ai tre giorni minimi di proiezioni settimanali e ai 20 giorni di uso gratuito richiesti annualmente dal Comune. Ci vogliono condizioni economiche diverse – continua il primo cittadino – perché così come l’abbiamo proposta la gestione pare essere ancora troppo onerosa». Sebbene nell’ultimo bando di gara l’ente locale si proponesse di concedere la gestione senza in cambio alcun canone di affitto e soprattutto facendosi carico delle spese di luce e riscaldamento. «Ora non ci resta che procedere a una rivalutazione generale. E’ ovvio – dichiara Marini – che dobbiamo o chiedere di meno o mettere più risorse. Per prima cosa chiamerò ancora una volta i principali attori del locale mondo del cinema, dalla “nostra” Cineteca del Friuli al Cec, per vagliare quali siano le possibilità e in quali modi si possano superare quelle criticità che hanno fatto desistere i concorrenti dal partecipare all’ultima gara». In questa situazione di stallo, però, una certezza pare essersi fatta strada: «Riaprire il cinema – conclude Marini – sarà sempre più difficile». 

«Avevamo avvertito il sindaco che nessuno avrebbe avuto interesse a gestire il cinema con il bando predisposto. L’amministrazione comunale ha voluto andare avanti ugualmente ed ecco il risultato: la città rimarrà senza il Sociale» . Esordiscono così i consiglieri del gruppo di minoranza “Per Gemona” nel commentare l’esito della gara indetta dal Comune per affidare la gestione della sala di spettacolo i cui termini, ricordiamolo, sono recentemente scaduti senza che in Municipio sia pervenuta offerta alcuna. «Quale interesse può d’altronde avere un bando che prevede solo un anno di gestione? – proseguono i consiglieri di minoranza -. Significa proprio non saper fare un serio piano d’impresa. Il sindaco e la sua giunta dimostrano così, ancora una volta, la propria inadeguatezza». Quanto al cinema i consiglieri di Per Gemona fanno sapere di volersi far carico della questione in prima persona. «Predisporremo un serio progetto imprenditoriale – annunciano – per garantire un futuro certo alla sala, con tanto di investimenti sulla struttura e sull’arredo, su nuove e più moderne tecnologie, come la visione tridimensionale, in modo che l’offerta cinematografica sia più competitiva e che una programmazione più articolata riesca a interessare e attrarre l’attenzione di diverse fasce di utenti. Esistono precise leggi regionali che finanziano questi interventi. Contatteremo anche imprenditori privati del settore, in primis il precedente gestore – concludono i consiglieri di Per Gemona – per offrire la possibilità di un “project financing” che riesca a mettere insieme un mix di risorse private e pubbliche in grado di superare questo grave stallo».