Gemona: via al piano elaborato dal project manager Enzo Cainero per la “Città dello sport”

di Maura Delle Case

L’architettura della “città dello sport e del benstare” compie un rilevante passo avanti. Lo studio di fattibilità economico/finanziario redatto da Enzo Cainero, professionista incaricato dalla giunta Urbani di dar forma alla cittadella sportiva sognata dagli amministratori locali, è infatti stato licenziato dall’esecutivo gemonese e ora passera all’approvazione di tutte le altre 14 amministrazioni comunali interessate dall’ambizioso progetto. Le richieste di contributo, per svariate centinaia di migliaia di euro, sono già state inoltrate alla Regione cui di fatto, ora, passa la palla, perché, inutile nasconderselo, il progetto avrà un futuro solo se saprà garantirsi il sostegno convinto delle amministrazioni regionale e provinciale

A puntualizzarlo è lo stesso Cainero, che dopo aver predisposto il corposo studio (sulla carta consta di decine e decine di pagine) ha già in mente i prossimi passi: «Il progetto passerà ora all’esame di tutte le giunte. Dopodiché – anticipa – convocheremo diversi tavoli con la Regione, la Provincia e l’Università per mettere a punto un piano operativo condiviso». Condizione, quella dell’unità, sine qua non perché il progetto diventi realtà. Così come, altrettanto basilare, è l’apporto che dovrebbe garantire alla città dello sport l’Ateneo friulano in termini di risorse umane. «Una volta terminata la fase relativamente facile della progettazione – prosegue Cainero -, si passerà infatti a quella difficile della gestione che dovrà essere presa in carico dai giovani e diretta da un coordinatore individuato tra i docenti del Corso di laurea in Scienze motorie». Cdl che al progetto dovrebbe garantire diverse braccia, visto che si guarda ai suoi neolaureati come ai futuri gestori della città dello sport. Il progetto, potenziale volano per il turismo sportivo e culturale, rivela qui l’ennesima sua ambizione che è appunto quella di creare nuove opportunità di lavoro per i giovani. E spazi d’intervento per il ricco e variegato mondo dell’associazionismo sportivo, anch’esso chiamato da Cainero alla guida del progetto. Obiettivo della città dello sport, che dovrebbe aggregare intorno a Gemona un vasto territorio esteso da Tolmezzo a San Daniele, è quello di potenziare alcune pratiche sportive mettendole in rete e offrendo così ai turisti la possibilità di scegliere come trascorrere il tempo all’interno di una variegata rosa di possibilità: dal tiro a segno al volo libero, dal ciclismo su strada al ciclocross, dalla vela alla canoa, dalla pesca sportiva all’atletica, solo per ricordarne alcune.
 

A tal fine Cainero ha previsto tutta una serie di investimenti da realizzare, nell’arco di un triennio, tesi a riqualificare, potenziare o realizzare ex novo le strutture destinate ad ospitare le varie attività. Alla fine serviranno almeno 2,2 milioni di euro. «Anzitutto – precisa il project manager – si dovranno però definire le priorità di intervento scegliendo di privilegiare alcuni fronti rispetto ad altri».
Il piano è in effetti ambizioso e pensare di tradurlo in realtà tutto in una volta sarebbe impensabile soprattutto perché richiederebbe uno sforzo finanziario considerevole. Si procederà dunque per tappe successive, confidando nell’appoggio, anche finanziario, della Regione e di alcuni sponsor privati.