Grado: difendiamo la piscina storica

Augusto C. Marocco presidente di GradoNostra scrive in una lettera al MV:

Friulani, goriziani, isontini, e triestini legati a Grado – e ce ne sono tanti   si ricorderanno il clima festoso che si viveva nel complesso della piscina Italia, il cui uso era incluso nel ticket d’ingresso del sistema balneocurativo gradese. Anche gli sportivi gradesi legati al nuoto e gli istruttori dello sport natatorio se ne ricordano molto bene. Una ventina di giorni fa, la stampa ha riportato che, siccome la piscina non è in uso da un certo tempo, si penserebbe di sostituirla con un albergo, un complesso alberghiero. Chiaro? Siccome non in uso, l’idea non è quella di rimettere questa nostra piscina in uso adeguandola alla normativa vigente e ripresentarla, gratuitamente come prima, ai frequentatori paganti della spiaggia. No, l’idea è quella di sopprimerla. Ma la questione per cui mi rivolgo a questa rubrica è un’altra. Il direttivo dell’associazione che rappresento, anche per tenere fede all’impegno statutario nei confronti popolari, si è subito riunito d’urgenza e ha sollevato il danno che la cancellazione della piscina Italia comporterebbe per i gradesi, per lo sport e per gli ospiti, soprattutto quelli viciniori, che come noi ci tengono quotidianamente a Grado con una simpatia che tutti dovremmo capire bene. La mattina del 17 luglio, pensando di fare cosa utile anche al giornale e ai lettori, abbiamo partecipato alla stampa locale la nostra presa di posizione articolandola in un comunicato. A tutt’oggi questa notizia non ha avuto alcun riscontro in cronaca. Posso solo dire che mi spiace sentendomi tra coloro che la stampa l’apprezzano e non da oggi.<br />