Honsell e il tartaglio politico

Il rettore dell’Università di Udine non si discute; non può essere messo in discussione. L’uomo si è saputo muovere bene, ha capito che per essere primo attore sul palcoscenico locale, bisognava farsi conoscere su quello globale e con Fazio ci è riuscito alla grande ed ha piazzato il suo faccione barbuto e gongolante a discettare di algoritmi del parcheggio e di giochetti matematici scientifici che tanto colpiscono gli studenti (ma io cercavo di usarli con le studentesse 🙂 universitari e i telespettatori.

Ma, c’è un ma, ieri ho seguito la sua prima intervista da candidato sindaco di Udine su una emittente televisiva privata e … ho ascotato un discorso che per la prima volta era di tipo politico e che per la prima volta non era fluente e strabordante come al solito, ma quasi quasi "tartagliante"! Mah direte voi (e ho detto io) forse l’emozione, l’uomo  è sì scafato, ma l’emozione ha preso anche lui. Forse, ma io credo ci fosse dell’altro: secondo me mentre rispondeva a domande su cui un politico standard sarebbe volato via alto senza entrare in particolari impegnativi o compromettenti, si rendeva conto in diretta (cioè mentre parlava) che quello che stava dicendo poteva dare luogo a un numero impressionante di interpretazioni diverse, che poteva impegnarlo su argomenti, programmi o promesse che non sapeva ancora se avrebbe potuto o voluto mantenere. In pratica si rendeva conto che i discorsi secchi e precisi, direi matematici, in politica non lo sono per niente e che anzi più vago sei meno ti fai del male. E questo mi sà tanto che non è proprio il suo sport preferito. Senza contatare poi che l’approccio con un qualunque cittadino (incazzato e non) non è assolutamente un disquisire matematico-scientifico forbito ed elegante.

Ma sicuramente, direte voi dopo l’algoritmo del parcheggio tirerà fuori l’algoritmo della fognatura! Si certamente, ma l’algoritmo della fognatura come minimo …. puzzerà di più 🙂