Subsonica a Udine

L’atmosfera del palasport "Carnera", domani sera, sarà simile a quella di un rave per la seconda data del nuovo tour dei Subsonica, la più famosa e più amata band italiana nata dall’underground. Le prove generali della data numero uno a Cuneo, sabato scorso, parlano di quasi 3 mila spettatori per questa nuova tranche di spettacoli della band di Samuel, Boosta, Max Casacci, Vicio e Ninja, attesi ora a un tour de force di 14 show fino all’ultima serata "casalinga", al Mazda Palace di Torino il 26 marzo. La performance udinese arriva in un’occasione speciale, visto che si inserisce nel programma della terza edizione di Innovaction, l’appuntamento annuale con l’innovazione, promosso da Regione e Ateneo udinese e ospitato a Udine Fiere fino a domenica 17. Una scelta non casuale, quella dei Subsonica: una band che sin dagli esordi, e passando per i dischi più apprezzati – soprattutto "Microchip emozionale" e "Amorematico" -, ha fatto del connubio tra arti visive, tecnologia e musica il suo credo.

Parte centrale dello show udinese, caratterizzato da un light e visual show tutto nuovo, che si preannuncia "sconvolgente" a detta degli stessi protagonisti, sarà l’ultimo album della formazione torinese, "L’eclissi", pubblicato nelle ultime settimane del 2007. Un ritorno in grande stile al ritmo, al groove e all’elettronica, dopo la parentesi rockettara di "Terrestre", e a quelle atmosfere da "club culture portata alle masse" che da sempre rappresentano l’anima dei Subsonica. La scaletta dello show di Cuneo parla di oltre venti pezzi, per uno di quei concerti-monstre a cui i fan sono ormai abituati, con un grande spazio alle tracce del nuovo album (compresi il primo singolo "La glaciazione" e il più recente "L’ultima risposta"). Ma anche la riproposta di pezzi del passato sempre attuali, da "Nuvole rapide" a "Discolabirinto", da "Colpo di pistola" a "Il cielo su Torino", fino a "Sole silenzioso" e "Tutti i miei sbagli". Oltre alla particolare cover di "Up patriots to arms", uno dei brani-simbolo degli anni ’80 italiani.

Una risposta a “Subsonica a Udine”

  1. mandi aldo,

    vago anche per splinder oltre che per mai speis, così ti rompo

    ieri ci sono stato

    bene e male

    si sono scaldati nella seconda metà del concerto

    nella prima un certo senso di distanza. comunque dai, alla fine un bel concerto

    ciao

    R.

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