La casa in trincea

(Internet)

Questa notizia mi ha fatto tornare in mente una delle immagini che sono rimaste indelebili nella mia mente e sono diventate quasi un ideale o un modello da seguire: quella del ragazzo Cinese che in piazza Tien an Menn ferma da solo una colonna di carri armati. Qui la situazione è un po diversa, però …..

 

Quando i cinesi puntano i piedi, lo fanno sul serio. Uno ha deciso di resistere, fino all’ultimo: lui la casa non la lascia, nemmeno se intorno gli scavano un fossato profondo più di dieci metri: ora è arroccato su un terrapieno e non sembra volersene andare.

Chongqing è una delle più estese e popolose municipalità della Cina e conta oltre 32 milioni di abitanti. Posta a monte del progetto della diga delle tre gole, Chongqing è anche una delle regioni cinesi con il più alto tasso di sviluppo economico, con ingenti investimenti stanziati per la realizzazione di nuove infrastrutture. Nel quartiere più popoloso della città la società immobiliare "Chongqing Zhengsheng Real Estate" ha deciso di realizzare un gigantesco centro commerciale e centinaia di appartamenti.
Gli espropri forzati hanno costretto centinaia di cittadini ad abbandonare le loro case per trovare momentaneamente una sistemazione altrove ricevendo un indennizzo corrispondente solo al valore del terreno. Ma uno, come scrive il quotidiano "Jinbao Daily", si è rifiutato: il proprietario di una villetta posta anch’essa al centro dell’area sulla quale sorgerà il complesso non ha voluto abbondonare la sua casa. Come riportano diversi media cinesi l’uomo, che vive da solo, ha chiesto alla società immobiliare un risarcimento di almeno 2,5 milioni di dollari e da qualche settimana si è barricato tra le quattro mura della sua abitazione. Ma la società di costruzioni, che non ha potuto fermare i lavori, non trovando una soluzione in tempi brevi, ha continuato con gli scavi. Questi sono proseguiti senza grossi problemi (finora) intorno all’abitazione che ora si trova su di un’isolotto di terra posto a 11 metri dal suolo. «Non ci ha dato altre possibilità; ora sarà costretto a lasciare la sua casa», ha riferito un portavoce della società immobiliare al giornale.