Pdl regionale per lo Spettacolo

È pressoché definito il Pdl per lo “Spettacolo dal vivo”, ovvero il teatro di prosa e di figura, di musica e di danza, il cui compito più importante sarà quello di ripartire le risorse del settore. Martedì si è svolta l’ultima riunione del gruppo di lavoro della maggioranza che ha dato luce verde al testo da trasmettere alla VI commissione consiliare; e oggi il documento sarà presentato in commissione.
Rispetto alla bozza iniziale è stata cancellata l’indicazione degli Organismi primari di spettacolo (una dozzina di enti, dal Verdi alla Cooperativa Bonawentura, dal Mittelfest al Css). Sarà la Giunta e definirli annualmente, aggiornando l’elenco contestualmente alla Finanziaria, sentito il parere del Comitato per le attività culturali e lo spettacolo.
Questo è un organismo di nuova istituzione, composto dall’assessore regionale competente, affiancato da rappresentanti degli Enti locali (uno per categoria), scelti dal Consiglio delle autonomie. Altri nuovi organismi sono l’Albo regionale degli enti di spettacolo, rivisto con cadenza triennale, e l’Osservatorio della cultura e dello spettacolo, composto da un comitato scientifico di cinque membri, nominati per altrettanti anni, e scelti tra docenti universitari ed esperti. L’Osservatorio, come il Comitato, sono stati peraltro già anticipati con specifica previsione della Finanziaria approvata due mesi fa.<br />
La legge prevede altresì la Conferenza regionale della cultura e dello spettacolo, convocata annualmente, quale sede per la condivisione dei rapporti dell’Osservatorio, la verifica sulle condizioni e i problemi del settore, e soprattutto la presentazione e la discussione del documento strategico della cultura.
A definire le linee strategiche d’intervento è appunto il Piano pluriennale per la cultura e lo spettacolo (di norma un arco di tre anni), che individua priorità strategiche, obiettivi, criteri generali di riparto, modalità di verifica dell’attuazione dei programmi. Sulla sua base la Finanziaria, programma le risorse.
La Regione sostiene gli Organismi primari, sulla base di un piano triennale, con rate annuali pari al 90% della somma concessa, erogata entro due mesi dall’entrata in vigore del bilancio (il restante 10% è soggetto a verifica sui risultati).
Anche le altre organizzazioni possono venir finanziate, con lo stesso sistema, attraverso progetti artistico-culturali di rilevanza regionale, e apposite convenzioni. Ovvero con contributi su programmi di attività (al 75% massimo della spesa ammessa sulla base appunto del programma). Previsti anche interventi di sostegno al credito d’esercizio, e anticipazioni di cassa sui contributi statali.
In quanto all’adeguamento di sedi e attrezzature, possono essere concessi contributi in fondo capitale fino a un massimo del 50% e in conto interessi nella misura non superiore al 40% del tasso applicato dall’istituto di credito concorrente.