La guerra di Alessandra … e non solo

Lascia la Lega nord dopo 15 anni di “matrimonio” e passa dalla parte dell’avversario. Alessandra Guerra, ex presidente leghista del Friuli Venezia Giulia, ha definitivamente chiuso con il Carroccio.

Lo ha annunciato oggi nel corso di una conferenza stampa durante la quale ha fatto sapere che il suo appoggio andrà al presidente uscente Riccardo Illy il quale ha preso di buon grado la notizia non escludendo un possibile coinvolgimento della Guerra nell’eventuale futura Giunta Illy bis. «Il commissario della Lega nord come una parte del centrodestra mi hanno offerto per il silenzio posti importanti – ha detto Guerra – sia dal punto di vista statale che in altri settori. Forse sono una pazza ma ho detto no, preferisco dire quello che penso riguardando indietro gli ideali di mio papà: l’autonomismo e la forza di questa regione». Il Carroccio, ha continuato l’ex lady della Lega «sta andando verso una deriva fascista. Ora sto con chi ha ridato dignità alla regione e rilancio all’identità del popolo friulano».

Alla "fredda cronaca" aggiungo un paio di considerazioni personali:

1) Non mi pare che l’attuale "deriva fascista" della Lega sia tanto diversa dalle posizioni della Lega di 15 o di 5 anni fa, quando Alessandra li ci stava benissimo.

2) Una storica frase di Renzo Tondo di qualche tempo fà suonava più o meno così: "Se questo fosse un paese normale io sarei il candidato Presidente della sinistra e Illy il candidato Presidente della destra". Con la mossa della Guerra, una ex avversaria alle elezioni regionali forse finirà a fare l’Assessore (se Illy vince le elezioni) della giunta del suo competitore!

Questo vuol dire che i nostri rappresentanti politici sono intercambiabili e lo sono anche i partiti che li possono sostenere. Ma su una cosa dissento dalla massima di Renzo Tondo: non è il nostro paese a non essere normale, forse lo sono i nostri rappresentanti politici.

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