La UE avvia una procedura d’infrazione per la benzina agevolata in FVG

La UE ha avviato una procedura d’infrazione sulla benzina agevolata a prezzo ridotto in FVG nei confronti del governo Italiano. Il Presidente Tondo e l’Assessore Savino si sono messi subito a disposizione per poter fornire elementi utili e osservazioni relativi alla tassazione dei prodotti energetici in Regione da inviare Bruxelles. Non è la prima volta che questo accade: nel 1999 la UE chiese informazioni sulle accise e la Regione potè dimostrare che non si trattava di una riduzione delle tasse, ma di un contributo all’acquisto del carburante. Dalle prossime mosse della Regione e del Governo dipenderà il futuro della nostra benzina agevolata.

Una risposta a “La UE avvia una procedura d’infrazione per la benzina agevolata in FVG”

  1. Aggiornamento 13/12/2008

    L’Ue contesta la benzina agevolata del Friuli Vg e apre una procedura di infrazione contro l’Italia. Lo sconto sul carburante torna, dunque, a rischio stop da parte della Commissione Barroso che giudica illecita la concorrenza sleale alla Slovenia, entrata a tutti gli effetti in Schengen. Preoccupato il governatore Renzo Tondo: «Lunedì parlerò con Frattini e Tajani. Dobbiamo intervenire subito».

    La doccia fredda in Regione è arrivata ieri mattina. Quando la presidenza della giunta regionale si è vista trasmettere dalla Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea la decisione della Commissione europea, presa lo scorso 27 novembre, con la quale viene notificato all’Italia l’avvio di una procedura di infrazione per violazione.

    Nel merito la contestazione dell’Europa riguarda la direttiva 96 del 2003 che fissa il regime di tassazione dei prodotti energetici e dell’elettricità e stabilisce le regole di applicazione delle accise sulla benzina su tutto il territorio europeo. Una norma che, secondo Bruxelles, viene violata dal Friuli Venezia Giulia con la legge 47, che ormai da dodici anni applica una aliquota di accisa ridotta su benzina e gasolio, la cosiddetta benzina regionale che tutti i residenti possono ottenere esibendo la tessera sconto. E a livello nazionale dalla legge 549, che attua le agevolazioni anche in altre regioni, fra cui Lombardia e Piemonte.

    Un benefit che ora non è più così blindato come sembrava dopo la cancellazione della benzina di zona franca, che aveva lasciato invece intendere che l’agevolazione regionale potesse continuare a essere garantita. Di diversa opinione la commissione Barroso, che ritiene che «l’Italia, applicando un’aliquota di accisa ridotta alle benzine e al gasolio utilizzato come carburante per motori nella regione Friuli Venezia Giulia, è venuta meno agli obblighi che le incombono in virtù della Direttiva 96, violando cioè i patti e di fatti istituendo una concorrenza illegittima nei confronti di un altro paese comunitario, come la Slovenia» La nota, inviata al ministro degli Esteri, Franco Frattini invita il governo italiano a fornire le sue osservazioni in merito alla contestazione e apre la fase precontenziosa del procedimento per inadempimento degli obblighi comunitari previsti del Trattato. Vale a dire che, se le osservazioni di Roma non convinceranno Bruxelles, l’Ue potrebbe anche dire basta al “privilegio”.

    Il presidente della Regione Renzo Tondo e l’assessore alle Finanze Sandra Savino preparano la controffensiva. «Mi attiverò a tutti i livelli – dice Tondo, che in Regione ripetono essere molto preoccupato per la vincenda della benzina scontata a rischio – per fermare questo provvedimento. Lunedì ne discuterò con il ministro Frattini e con il commissario Tajani, che assieme alla Regione, cercheranno di fermare Bruxelles. E’ una partita troppo importante per il Friuli Venezia Giulia in questo momento per non intervenire al massimo livello e facendo sinergia con i governi italiano ed europeo». Con l’assessore Savino che aggiunge: «Porteremo avanti con convinzione – spiega –, fin dove le normative ce lo consentiranno, le istanze della nostra regione».

    Lunedì, dunque, sarà la giornata delle consultazioni col governo Berlusconi per definire un piano congiunto di intervento. Che potrebbe partire dal fatto che la legge 47 non contestualizza le agevolazioni in un’ottica di accisa ridotta, ma piuttosto di incentivi all’acquisto del carburante. Una distinzione che, nel 1998, negli ultimi mesi di giunta Cruder valse al Friuli Venezia Giulia la prima vittoria sull’Ue che, già allora, contestava il provvedimento.

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