“La vite e la muart”, recensione del nuovo CD di T. Gualtieri sul Gazzettino del 19/05/11

Foto articolo gazzettinodi
    Tiziano Gualtieri

"Solo grazie alla morte, la nostra vita ci serve ad esprimerci". Una citazione di Pasolini fa da incipit a "La vite e la muart", doppio album di Aldo Rossi ora disponibile in otto importanti stores musicali su internet oltre che in cd. A due anni e mezzo da "Curtis, ghitaris e curtìs", Aldo abbandona le "curtes" e ritorna a un "concept" album autobiografico in cui i testi, curati e raffinati, hanno una tematica comune: la vita e la morte. Tutto nasce dalla perdita della madre «in principio avevo in mente un solo cd sulla morte» e da alcuni incontri che hanno spinto il cantautore "friul-carnico" a scrivere venti canzoni: quindici inediti, tre cover e due poesie musicate. Il cd "La vite", si apre con "Il Gjaul", singolo dance in salsa balcanica porta d'ingresso del "parco Infernolandia," dove "Hasta Compañero" sulle stragi del sabato sera o "Rampini" realizzato con l'"alpinauta" Luca Chiarcos e dedicato a chi proietta la sua mente verso l'alto, ne sono la colonna sonora. Lo spazio alle emozioni è dato da "None", "Preiere di Nadâl" poesia di Pre Toni Bellina e "La balade dal Pizighet" cover dei Mitili FLK che richiama alla mente alcuni lavori dei Modena City Ramblers. "La fine del mondo" (in De André style), "21 gr." e la dichiarazione d'amore alle piccole cose di "Ce biel" sono l'anticamera del cd dedicato a "La muart". La nostalgica rumba-beguine di "Ben vistide e petenade" dà il via a un viaggio capace di rendere più lieve "l'incontro" con la signora con la falce. Il "film" di Aldo Rossi su vita e morte è composto da tanti episodi tra cui "A là sù", "Cjalde che sere (Il 6 di mai)" tentativo di rendere meno triste il ricordo dell'Orcolat di 35 anni fa, o "Plaçute Salon" dedicata alla piazza di Piano d'Arta (dove Aldo è cresciuto) e capace di rianimare le figure che tutti portiamo nel cuore. Il tragitto, malinconico, profondo ma mai triste, termina con "Grant (a me mari)" dedicata alla mortedella made, «unico vero momento in cui si scopre che bisogna diventare grandi».

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Una risposta a ““La vite e la muart”, recensione del nuovo CD di T. Gualtieri sul Gazzettino del 19/05/11”

  1. le canzoni di Aldo Rossi trasmettono tutta la sensibilità che gli artisti custodiscono nel cuore. Canzoni che fanno riflettere e trasmettono emozioni forti , tipiche di chi non ha paura di mostrare i propri sentimenti  attraverso la sua musica arriva un messaggio d'amore per la propria terra, per chi c'è vicino, per chi non c'è più… portando avanti con "coraggio" convinzioni e pensieri.
    complimenti sinceri.
    Federica

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