Lignano: voragine sul fondale marino, il comune al lavoro 11/08/2010

di Viviana Zamarian

Pomeriggio insolito, ieri, per i bagnanti del tratto di spiaggia antistante la GeTur a Lignano Sabbiadoro. Curiosità e preoccupazione ha destato infatti una voragine di tre metri di profondità per tre metri di larghezza apertasi sul fondale marino a pochi metri di distanza dalla riva. Ad accorgersi dell’enorme buco sono stati gli assistenti ai bagnanti che hanno subito dato l’allarme alla Capitaneria di Porto e agli uffici tecnici del Comune, immediatamente sopraggiunti sulla spiaggia insieme alla Protezione Civile, per verificare le ragioni di questo cedimento della sabbia
Dopo un primo sopralluogo sulla situazione si è dunque deciso di procedere con una verifica della natura di questa sorta di “frana sottomarina”. Proprio sotto quel tratto di fondale passa del resto la condotta dell’impianto di depurazione che scarica nella foce del Tagliamento. Attraverso le immersioni di un sommozzatore della Protezione Civile si è cercato infatti di capire se ci fosse l’esistenza di qualche perdita o guasto della condotta o di individuare eventualmente se ci fossero altre possibili cause. Situazione che per tutto il pomeriggio ha messo in allarme l’amministrazione comunale, i cui uffici tecnici si sono subito attivati operando in sinergia con la Capitaneria e la Protezione Civile, per delimitare l’area, capire quale siano state le ragioni e intervenire con tutti i mezzi che si sono rivelati necessari per evitare qualsiasi tipo di disagio alle persone presenti sulla spiaggia.<br />L’area interessata dal cedimento della sabbia è stata recintata e messa in sicurezza dalla Capitaneria di Porto, presente con un proprio mezzo anche in mare aperto per degli ulteriori controlli. La voragine costituiva del resto un possibile pericolo per tutti i bagnanti, soprattutto per i bambini, i quali, se fossero caduti accidentalmente dentro, avrebbero potuto riportare delle lesioni anche gravi. Numerosi i bagnanti incuriositi che per diverso tempo si sono accalcati sul litorale per comprendere cosa stesse succedendo e per assistere agli interventi della Capitaneria e a quelli successivi del sub all’interno della voragine.

 

Una risposta a “Lignano: voragine sul fondale marino, il comune al lavoro 11/08/2010”

  1. Aggiornamento del 12/08/2010

    di Viviana Zamarian
    È stato accertato che la voragine apertasi l’altro ieri lungo il tratto di mare antistante la Getur a Lignano Sabbiadoro non è stata causata da una falla o da un guasto della condotta a mare dell'impianto di depurazione che scorre proprio sotto quel punto. Il buco di tre metri di profondità per tre metri di larghezza, che si era creato a pochi metri di distanza dalla riva, secondo le verifiche effettuate ieri pomeriggio dai sommozzatori chiamati dal Cafc (Ente gestore della manutenzione del depuratore) è stato invece provocato da una naturale erosione provocata dalle correnti marine. Mentre la condotta è stata posta in stato di massimo regime, pompando per trenta minuti l'acqua al suo interno a quattro atmosfere (per 500 litri al secondo), i sommozzatori hanno constatato che non c'erano né fuoriuscite né alcun segno di danneggiamento o di cedimento della struttura realizzata in vetroresina e protetta all'esterno da un grosso tubo in cemento.
    Proprio per la preoccupazione che l'origine del problema potesse risalire ad un guasto alla condotta, il Cafc e l'Ufficio Ambiente del Comune per tutta la giornata di ieri si sono immediatamente attivati per cercare di individuare la causa della voragine che martedì aveva destato allarme tra i bagnanti.
    Il primo intervento è stato infatti il prelievo, per conto del Cafc, di quattro campioni d'acqua a cura di un laboratorio di analisi. Se il problema fosse derivato dalla condotta l'acqua avrebbe presentato delle contaminazioni che comunque non avrebbero comportato alcun rischio alla balneazione. Constatata l'erosione naturale, il Comune e il Cafc presenteranno una relazione congiunta alla Capitaneria di Porto per segnalare questa anomalia che potrebbe costituire un pericolo per i bagnanti. L'area interessata, messa subito in sicurezza, continuerà ad essere costantemente monitorata. Con molta probabilità l'erosione migrerà in altre zone secondo un fenomeno frequente sui fondali marini della riviera friulana.

I commenti sono chiusi.