Regione: si salvi chi può dai cinema multisala

Introduce, per la prima volta, una regolamentazione del settore delle sale cinematografiche, con l’obiettivo di migliorare l’offerta. Ma punta anche a limitare l’espansione dei cinema multisala, per favorire città e paesi. È il regolamento, voluto dall’assessore alla Cultura Roberto Molinaro (Udc), approvato dalla giunta regionale e che ora dovrà passare al vaglio del Consiglio delle autonomie, per poi avere l’ok definitivo dell’esecutivo
Il testo fissa dei requisiti tecnici minimi: gli impianti di proiezione dovranno essere automatici o semiautomatici e la riproduzione sonora digitale; le sale dovranno avere l’aria condizionata o un sistema di termoventilazione e una cassa automatica, mentre le poltrone non potranno essere meno larghe di 55 centimetri, dovranno avere i braccioli e una distanza tra le file non inferiore a 1 metro. Dovranno essere previsti, inoltre, un adeguato numero di posti riservato alle persone diversamente abili, calcolato in relazione alla dimensione della sala. Il regolamento determina anche i parametri da rispettare per l’autorizzazione da parte dei Comuni. Si scopre così, in base al coefficiente regionale che stabilisce il rapporto tra numero di posti e popolazione e all’ambito provinciale, che la provincia di Udine è l’unica nella quale sarà possibile realizzare ex novo o ampliare strutture esistenti, perché ha un rapporto tra il numero attuale di posti e la popolazione inferiore a quello regionale. A Udine, quindi, sarà possibile aggiungere altri due mila posti, rispetto agli oltre 7 mila e 500 che già offre.<br />La distanza tra cinema multisala superiore o inferiore agli 800 posti, inoltre, non potrà essere minore dei sette chilometri e fino a 15. Saranno i Comuni, quindi, a rilasciare le autorizzazioni, non senza aver acquisito, è una delle novità, il parere di un apposito team tecnico regionale. Altre novità del testo, infine, sono l’istituzione di una apposita anagrafe regionale del settore e monitoraggi periodici. Il regolamento, infine, comprende anche la definizione delle tipologie dei cinema: sala cinematografica, cinema-teatro, multisala e arena.
«È il primo tentativo di razionalizzare l’offerta delle sale cinematografiche, un settore in espansione. Fissando regole per i multisala – afferma Molinaro – il documento mira anche a consentire nuovi spazi per locali in paesi e città, che spesso rappresentano un punto di riferimento per le comunità locali. Ma il regolamento è anche uno sforzo per consentire un’offerta di qualità e per contenere un’espansione legata ad altre iniziative, nel senso che spesso i multisala sono legati ai centri commerciali, che non sempre favoriscono gli utenti». L’assessore spiega che questa è una prima fase, perché la prossima è la creazione di incentivi per l’innovazione. «Certamente la programmazione non basta, serviranno anche degli incentivi per l’innovazione – conclude Molinaro –, perché il prossimo obiettivo è il passaggio al digitale per tutti i cinema, trovando un sistema di sostegno all’impegno dei privati».