Maniago: la voglia di creare un’industria cinematografica dell’Euroregione

di Laura Venerus

Un’industria cinematografica in regione può esistere soltanto se si tratta di un progetto stabile, radicato, che parta dal territorio e, dopo uno start up guidato dagli enti pubblici, sappia camminare con le proprie gambe. E’ la conclusione che si può trarre dall’incontro nell’auditorium del centro servizi del Nip a Maniago nell’ambito del Festival città impresa. Sul tema “C’è spazio per un’industria cinematografica dell’Euroregione” hanno discusso, tra gli altri, il vicepresidente regionale Luca Ciriani e il presidente di Unindustria, Maurizio Cini.

La radicazione territoriale nell’area pordenonese dell’industria cinematografica rappresenterebbe un valore aggiunto rispetto al tessuto produttivo già esistente che, per quanto riguarda Maniago, è ovviamente caratterizzato soprattutto dal distretto dei coltelli. Ciriani ha valutato positivamente l’ipotesi di un distretto dell’industria cinematografica in cui anche la Film commission svolgerebbe un ruolo determinante. «Un progetto – ha commentato – che catalizzerebbe gli sforzi promozionali nel settore cinematografico che già stanno garantendo ottimi risultati in tutto il Friuli Venezia Giulia, in particolare in provincia di Pordenone». In quest’area sono infatti presenti non soltanto centri di produzione audiovisiva e cinematografica ormai affermati a livello internazionale, ma anche aziende settoriali specializzate in servizi accessori. Tutto ciò, secondo Ciriani, se valorizzato attraverso un progetto di area vasta potrebbe espandere le potenzialità occupazionale e imprenditoriale a tutto vantaggio dell’economia del territorio.
Dopo l’introduzione del presidente della Camera di commercio di Pordenone, Giovanni Pavan, si è entrati nel vivo della questione. «Alcune aree del mondo vivono con l’industria cinematografica – ha osservato Cini, il quale, oltre a essere alla guida degli industriali pordenonesi, è anche un imprenditore del ramo degli audiovisivi –. Ciò non vuol dire fare film e basta, ma significa proprio operare in un ambito che può creare opportunità di lavoro e di sviluppo economici». Le riflessioni pratiche e reali sono state affidate a Ferdinando Vicentini Orgnani dell’Alba produzioni, e Paolo Vidali, direttore del fondo regionale per l’audiovisivo. Al termine del dibattito, che ha coinvolto anche il pubblico, sono stati assegnati i premi Festival città impresa a dieci aziende del territorio che sono state in grado di generare cultura attraverso la loro attività: Videe, Fazioli, Concentro, Transima italiana, Onda communication, Movimento turismo del vino, Craf, Ai Colonos, Sim2 multimedia e Acr.
Gli appuntamenti con il Festival città impresa di Maniago proseguiranno oggi: alle 10 si tratterà il tema “Idee per le film commission del Veneto e del Friuli Venezia Giulia”, quindi alle 15 si parlerà del “Mercato italiano ed europeo nella sfida dell’animazione tridimensionale” e alle 18 di “Nuovi artigiani per il cinema e la tv”, in collaborazione con la Confartigianato di Pordenone e Udine. Tutti gli incontri saranno ospitati nel teatro Verdi. Chiuderà la giornata la presentazione del premio letterario nazionale del giallo e noir “Lama e trama 2010” alle 20.45.