Maniago: rapprsenta il Friuli ospitando il Festival delle citta’ impresa


Un ‘Festival delle citta’ impresa’ perche’ la citta’ torni a diventare impresa e l’impresa torni a essere citta’. E’ questo il senso del Festival, in programma dal 2 al 5 aprile prossimi, organizzato e promosso da Nordesteuropa e da Corriere della Sera, in 6 citta’ italiane: Rovereto, Schio, comuni del Camposampierese, Montebelluna, Asolo e Maniago . La partecipazione del Friuli Venezia Giulia con Maniago e’ stata presentata oggi nella sede della Regione a Pordenone, alla presenza del vicepresidente della Giunta regionale, Luca Ciriani.

Come emerso dai vari interventi – del sindaco di Maniago, Alessio Belgrado, del vicepresidente di Unindustria Pordenone, Massimo Del Mistro, dei rappresentanti di "Citta’ Impresa" Francesco Venier e Eleonora Vallin – si tratta di tornare a riflettere sui temi legati alle trasformazioni del tessuto economico di questi territori e sulla rivoluzione del rapporto citta’-impresa, che con l’affermarsi di una economia della conoscenza e dei servizi, sta imponendo un cambio di paradigma nel rapporto tra impresa e territorio. <br />

Il Festival, giunto alla sua seconda edizione, prevede, nelle varie sedi in cui si articola, fra cui appunto Maniago, circa 50 incontri e coinvolge, in una riflessione di respiro internazionale, importanti esponenti della cultura industriale, politica, scientifica e finanziaria, ma anche dell’architettura e dell’urbanistica.

In questo contesto di crisi e di spinta verso il futuro ”ci piace – ha affermato il vicepresidente Ciriani – l’idea che il Festival propone di riflettere sulle sfide del nostro tempo per trovare soluzioni valide all’impresa e alla citta’. La scelta di Maniago nel Friuli Venezia Giulia non e’ casuale: Maniago e la Pedemontana sono un caso esemplare sia negli aspetti positivi che negativi dello sviluppo registrato”.

”La crisi che stiamo vivendo e’ molto forte – ha sottolineato Ciriani – ma prima o poi passera’. Si tratta di capire se il sistema economico e produttivo sara’ pronto a riprendere il cammino di sviluppo anche su basi nuove. Per questo trovo interessante parlare di problemi e di innovazione: spero infatti che alla fine del Festival avremo tutti motivi di ottimismo e input per trasformare le idee in buone pratiche concrete”.