Megeve: Mattia Casse e Jacopo di Ronco a medaglia nei mondiali juniores di sci alpino


di Giancarlo Martina

Giovedì trionfale per i colori azzurri a Megeve, in Francia nella giornata riservata alle prove veloci dei Mondiali juniores di sci alpino. Mattia Casse, piemontese di Salice D’Ulzio – come il suo più famoso predecessore Piero Gross, ma allievo del liceo sportivo Ingeborg Bachmann di Tarvisio dove frequenta la quinta classe  si è fatto il più bel regalo per il compleanno (compirà vent’anni il 19 di questo mese) vincendo il titolo iridato della discesa libera e il forestale carnico Jacopo Di Ronco ha, invece, messo al collo la medaglia d’argento di vice campione mondiale della combinata. Il secondo gradino del podio Di Ronco – che già due anni fa era stato il vice campione mondiale junior dello slalom – se lo è meritato grazie al 20° posto in gigante, il 20° in slalom e il 24° nella libera di ieri che non è la sua specialità.

Mattia Casse appena avuta la certezza di essersi imposto all’a ustriaco Frederich Berthod, secondo a soli 11 centesimi, e allo sloveno Bostjan Kline, terzo a 13 centesimi, ha telefonato a Bruno Anzile, il preparatore atletico del Bachmann, per ringraziare di cuore tutti i tecnici del liceo che lo hanno aiutato a migliorarsi. Per il giovane piemontese, che difende i colori della Fiamme Oro di Moena, stanno diventanto Mondiali indimenticabili visto anche il bronzo conquistato in superG e il sesto posto nelllo slalom. Peccato per l’uscita nella prima manche del gigante, altrimenti Mattia, avrebbe potuto essere fare suo anche l’oro della combinata che invece è andato all’americano Colby Granstoem.

Passando all’argento di Di Ronco, si tratta di una medaglia che premia le qualità tecniche di un atleta pienamente recuperato, anche se ancora non riesce a esprimersi al meglio delle sue potenzialità. Fermo per oltre quattro mesi dal gennaio 2009, Di Ronco ventenne di Rivo di Paluzza che, che ha riportato lo sci friulano al maschile in Coppa del Mondo dove mancava dai tempi di Marco Tonazzi, ha lentamente recuperato da un grave infortunio alla schiena e ora sta riscalando posizioni nelle graduatorie dei punteggi Fis.


«Sono contento per questo argento e anche per l’oro di Casse – afferma al telefono Di Ronco – perché sono medaglie che danno merito al valore del nostro team rimasto un po’ in ombra in questi campionati». In effetti i francesi all’inizio l’hanno fatta da padroni. «Certo – conferma il forestale – su queste piste facili erano favoriti, mentre noi non siamo riusciti ad adattarci. Comunque, nello slalom ho sbagliato io nella prima manche, poi nella seconda ho fatto meglio, ma il podio era ormai lontano. Anche in gigante speravo di fare meglio ma alla fine mi ritengo soddisfatto, anche se la discesa libera mi ha lasciato un po’ di mal di schiena. Grazie per questi risultati ai tecnici della Forestale e della nazionale».