Montagna: incontro a Tolmezzo del gruppo La Sinistra-l’Arcobaleno

Comunità montane, elettrodotti, autostrade e viabilità, sanità e servizi; ma anche sviluppo, giovani e cultura. Questi i temi all’ordine del giorno dell’incontro aperto promosso dal gruppo consiliare regionale La Sinistra-l’Arcobaleno, dal Coordinamento Carnia-Alto Friuli per la sinistra, e da Rifondazione comunista
che si è tenuto sabato 4 ottobre, alle 16.30, nella sala della Comunità montana della Carnia, a Tolmezzo.  Per il BlogdiAldoRossi era presente alla manifestazione la nostra
Sghirate che ringraziamo per l’articolone che leggete qui di seguito .

La sinistra ricomincia da zero. Stavolta, senza dimenticare il dialogo e il confronto con la popolazione. Questo il desiderio che ha accomunato i relatori del convegno “la sinistra e la montagna” svoltosi sabato 4 ottobre presso la sede della Comunità Montana della Carnia. Un incontro durato quasi quattro ore in cui la parte del leone l’hanno fatta i cittadini, che hanno avanzato le proprie osservazioni sulle questioni di interesse locale, ma anche sul trend globale che desta parecchie preoccupazioni per le possibili ripercussioni della crisi che ha colpito l’economia americana. “Dobbiamo chiederci perché il malessere conduce a destra” afferma Antonaz “ma non dovremmo stupirci troppo della situazione attuale perché è anche colpa nostra: abbiamo concepito il nostro incarico come delega, perdendo i contatti con la nostra gente”. Questa sarebbe la causa del “terremoto” primaverile, che secondo Franceschino Barazzutti rischia di causare nuovi scossoni alle europee e alle comunali del 2009. La montagna è l’anello debole del sistema: i suoi problemi devono diventare lo spunto per la rinascita della vera politica, senza troppe divisioni. “Anche se la Sinistra Arcobaleno non esiste più, porteremo avanti il programma precedentemente definito” ribatte il consigliere regionale Kocijancic. Intervengono anche Fabio Troiero, il consigliere regionale Stefano Pustetto e il consigliere provinciale Massimo Peresson. Assente Christian Franzil.<br />
Ma vediamo quali sono questi problemi, riassumendo brevemente le considerazioni espresse durante il dibattito.
ACQUA da bere. C’è una divergenza fortissima nel numero di utenze tra pianura e montagna, differenza che scompare nelle bollette. L’acqua deve rimanere un bene collettivo e la sua gestione non può passare ad una Società Per Azioni come Carniacque, che si ritrova ad avere già pesanti debiti che dovranno essere pagati dai comuni.
ACQUA da kw. L’energia elettrica è fondamentale, ma questa non è una scusa per rilasciare concessioni e derivazioni a chiunque. Bisogna ponderare queste decisioni in base al singolo caso, quindi occorre una pausa per evitare il prosciugamento degli alvei.
AUTOSTRADA Carnia – Cadore. L’opera non è necessaria alla gente che vive in montagna: l’intervento che ha la priorità è la sistemazione della rete stradale già esistente.
COMUNITA’ MONTANA. La giunta Tondo sta facendo “piazza pulita” di enti e società, senza però proporre alcuna alternativa. La Comunità Montana va riformata partendo dal passaggio all’elezione diretta dei suoi rappresentanti; sta alla politica elaborare una soluzione per apportare delle modifiche a questo ente sovracomunale, che non funziona ancora come dovrebbe ma che non è da considerare superfluo.
SCUOLA. C’è estrema preoccupazione per le riforme del ministro Gelmini. La montagna in particolare potrebbe subire gravi danni con la possibile diminuzione dei plessi attivi in Alto Friuli.
CULTURA. Stiamo assistendo ad una campagna subdola e “facilona”, che potrebbe portare a gravi conseguenze nella nostra società. Negli ultimi mesi in particolare sono aumentati gli episodi di razzismo, come testimoniano i recenti fatti di cronaca.
LAVORO. La nostra terra lamenta la mancanza di adeguate infrastrutture, soprattutto quelle telematiche, e il telelavoro può diventare una possibilità concreta per i giovani. Non bisogna dimenticare il mondo della cooperazione, che è un modello esportato ed esportabile su tutto il territorio nazionale. Per un rilancio economico bisogna creare un sistema di relazioni che si intreccia e fa gruppo con pianura e fondovalle.

Qualcuno, ironizzando, ha pungolato gli organizzatori per i troppi argomenti presenti sul manifesto di invito, che ha portato in effetti ad una riunione eccessivamente lunga. “Non è che il primo passo – conclude Barazzutti – abbiamo tante case da ricostruire. Quindi, per citare Moretti, non perdiamoci di vista”.

8 Risposte a “Montagna: incontro a Tolmezzo del gruppo La Sinistra-l’Arcobaleno”

  1. Agg del 11/10/2008

    La sinistra in montagna? Alle prese con la ricostruzione e con un occhio strizzato ai comitati. Dopo aprile un terremoto spiega metaforizzando con phatos l’esito delle ultime elezioni Franceschino Barazzutti, il Pd ha puntellato la propria sinistra, è arrivato il sisma ed ora ci troviamo in una tendopoli. Ma è tempo di ricostruire la casa, ripartendo dalla montagna, perchè arriva l’inverno e nuove scosse sismiche si prospettano per la primavera (elezioni amministrative). Nessuno al giorno d’oggi si può dire autosufficiente ed allora unire le forze a sinistra è d’obbligo. In questo senso la montagna, le sue tematiche contingenti e le esperienze in comune di questi anni, possono servire da collante all’intero movimento. Per concludere invita Barazzutti – gruppi di lavoro comuni e non perdiamoci di vista. Ecco lo sprone di un vecchio della politica alla Sinistra, sia essa ancora arcobaleno o meno, e a tutte le sue anime interne dell’Alto Friuli, radunate negli scorsi giorni a Tolmezzo soprattutto per riorganizzarsi. Un incontro durato quasi quattro ore in cui la parte del leone l’hanno fatta i cittadini e non sono mancate le autocritiche. Ma perchè proprio ripartire dalla montagna? «Perchè essa è stato spiegato – è l’anello debole del sistema: i suoi problemi devono diventare lo spunto per la rinascita della vera politica, senza troppe divisioni. Perchè in essa si sono saputi sviluppare comitati e movimenti capaci di creare dibattito, lotta, rivendicazione».

I commenti sono chiusi.