Palmanova: a rischio la cinta bastionata della città


Un gioiello unico del nostro patrimonio culturale nazionale e cioè le mura di Palmanova, stanno andando in pezzi e sembra che il declino non si possa arrestare. Il grido d’allarme lo lancia l’assessore Di PIazza.

di Monica Del Mondo

Dei bastioni di Palmanova, si discute sempre, ma continuando a “parlare” fra cinquant’anni non ci sarà più nulla di cui parlare»: così l’assessore Antonio Di Piazza che, per delega del sindaco, segue la cinta bastionata della città stellata. L’esponente dell’esecutivo cittadino annuncia anche un’azione forte, ad alti livelli, per sensibilizzare i politici sul caso “Palmanova”. <br />
«Altrimenti – commenta l’assessore – tra cinquant’anni avremo perso un importante pezzo unico del nostro patrimonio culturale nazionale». Di Piazza illustra uno stato della cinta fortificata che è sotto gli occhi di tutti i visitatori: le mura stanno cadendo a pezzi, i mattoni continuano a staccarsi dalla cinta, la vegetazione infestante ricopre in continuazione i manufatti. Occorrerebbe un intervento radicale sul bene in modo da restaurare ciò che va recuperato e da mantenere con costanza pulito e ben tenuto il resto. Insomma: il degrado va quanto meno arrestato. «Il problema – prosegue – è che Comune e Regione non solo non hanno i fondi per investire sulle fortificazioni, ma non potrebbero neppure farlo dal momento che il bene è di proprietà dello Stato. Chi deve intervenire quindi è proprio lo Stato che per altre realtà, in passato, ha creato leggi ad hoc. Anche Palmanova avrebbe bisogno di un intervento di questo tipo. Non va dimenticato infatti che la città stellata è monumento nazionale».
Di Piazza evidenzia l’urgenza di intervenire: «Ogni volta si parla di fare un tavolo di lavoro tra tutti i soggetti coinvolti, poi ci vogliono i tempi tecnici per convocare queste riunioni, manca sempre qualche interlocutore importante, il tempo passa, cambiano in continuazione i referenti e il processo deve iniziare daccapo». L’assessore evidenzia come, a suo avviso, il futuro (anche economico) di Palmanova sia estremamente legato alla cinta bastionata e afferma che la forza attrattiva di Palmanova sta nella sua forma, dei suoi bastioni, nei camminamenti sotterranei, nei manufatti napoleonici, ecc. Da qui la volontà di un’iniziativa forte che, partendo dal coinvolgimento dell’intero Consiglio comunale, interessi i rappresentanti regionali in Parlamento, per arrivare a coinvolgere i massimi vertici romani. Si pensa a un convegno o a una mostra fotografica di denuncia dello stato delle fortificazioni, ma anche di denuncia del potenziale inespresso della fortezza.
«Una serie di eventi “forti” – conclude Di Piazza – dai quali possa nascere quell’interesse sulla città che tanti, troppi anni, è mancato».