Paluzza: firme per segnalare lo stato di abbandono del cimitero di Timau e Cleulis

di Gino Grillo.

Una cinquantina di abitanti delle frazioni di Timau e Cleulis denunciano lo stato di abbandono dei loro morti nel cimitero della frazione. I cittadini si sono rivolti al sindaco Elia Vezzi e al presidente della regione Debora Serracchiani spiegando come i resti dei propri cari, esumati anche solo dopo una decina di anni, non trovino una collocazione migliore che in cassette, per le quali occorre rivolgersi alla ditta incaricata dall’esumazione, «che verranno ammucchiate nel cosiddetto ossario comune» che a loro avviso «è stato ed è un luogo dove riporre gli attrezzi». Gli abitanti delle due frazioni chiedono che si intervenga a creare uno spazio adeguato dove riporre i resti mortali dei loro cari, costruendo quei loculi che mancano alla struttura cimiteriale. «Considerando – scrivono – il numero di cassettine (con i resti dissotterrati, ndr) che fanno compagnia agli attrezzi, i loculi si venderebbero sulla carta senza alcun aggravio per le casse del Comune». Replica a tal proposito il sindaco che osserva che l’ossario comune è tale e non un magazzino. Si tratta di un «manufatto destinato alla raccolta delle ossa mineralizzate provenienti dalle esumazioni ed estumulazioni, e presso il cimitero di Timau/Cleulis, e vi si accede dal locale magazzino, tramite botola. È un vano interrato e i resti sono sottratti alla vista del pubblico». Vezzi fa osservare che sebbene il turno di rotazione per le esumazioni ordinarie sia previsto dopo 10 anni dall’inumazione, il regolamento comunale di polizia mortuaria e cimiteriale prevede che sia trascorso almeno un ventennio. Pertanto da sempre il comune di Paluzza ha effettuato le operazioni di esumazione ordinaria non dopo 10 anni, bensì 20». Il Comune, vista la delicatezza dell’argomento, «da sempre inoltra ai familiari interessati la comunicazione relativa alla data in cui si procederà alle operazioni di esumazione e ai referenti ai quali rivolgersi direttamente per qualsiasi chiarimento». In tal modo i familiari sono posti nelle condizioni di poter assistere alle operazioni di esumazione e accertarsi della regolarità del collocamento dei resti delle persone esumate. Riguardo ai loculi, non presenti nel cimitero, Vezzi precisa che è stato concesso un contributo di 100 mila euro «inferiore alle effettive necessità del cimitero di Timau-Cleulis e degli altri due cimiteri comunali» che sono sufficienti a garantire solo gli interventi più urgenti. «Il Comune ravvisa la necessità della realizzazione di cellette e loculi, di cui esiste un progetto». Il patto di stabilità ha bloccato gli interventi di quanto «già illustrato alla popolazione in un incontro pubblico. Quando ci sarà una maggiore liquidità, nel rispetto dei vincoli del patto, il progetto proseguirà il suo iter. È una priorità, non solo per l’amministrazione, ma soprattutto per i cittadini».